Internet, in aumento i reati tramite social network

03/01/2012 di
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Sono state moltissime le segnalazioni giunte alla Polizia postale del Lazio nel 2011 relative ai social network, secondo il bilancio dell’anno presentato oggi. Spesso Facebook e i suoi fratelli – sempre di più anche Twitter – vengono utilizzati per diffamare, insultare o istigare all’odio razziale o religioso, anche attraverso la creazione di profili intestati a persone del tutto ignare.

Sono stati introdotti protocolli operativi che facilitano l’intervento presso alcune delle società interessate, che quasi sempre si trovano all’estero. In generale, per quanto riguarda l’attività del Compartimento Polposta regionale, se rimane costante il numero degli arrestati (31), rispetto all’anno precedente sono in aumento i dati relativi ai servizi operativi, anche quelli non legati alla progressiva espansione del mondo virtuale e, conseguentemente, degli illeciti di settore. In crescita i denunciati (801 contro 757 dell’anno precedente), le perquisizioni effettuate (134, il 33% in più del 2010), Ie denunce ricevute (2828 contro le 2578 del 2010), gli spazi virtuali monitorati (circa 21.000 contro i 17.540 del 2010), i Terabyte di hardware sequestrati – circa 100 ovvero il 140% in più del precedente anno.

Costante l’impegno nel contrastare la criminalità pedopornografica, ma è aumentata l’attivita di prevenzione degli illeciti in internet, con illustrazioni a studenti, insegnanti e familiari delle modalità di adescamento e delle altre insidie. Dalle denunce è evidente la grande espansione delle clonazioni di carte di credito, del ‘phishing’ destinato a carpire credenziali di accesso non solo di conti bancari, ma anche della posta elettronica, delle frodi sulle vendite on line e, infine, dei furti di identità.

Da segnalare alcune tipologie di frodi caratterizzate dalla novità: esemplare e stato il caso della denuncia di un americano che vendeva sui suo sito Vaticancitytours a caro prezzo i biglietti per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo 11, in realtà rilasciati dal Vaticano gratuitamente.

Alcune truffe neutralizzate si sono rivelate molto articolate: in provincia di Frosinone è stata identificata una società che proponeva ai proprietari di bar di Sora e di Atina contratti per l’adesione al servizio Image Punto Posta per consentire ai loro clienti il pagamento delle bollette via internet utilizzando apposite apparecchiature date in locazione, servizio che pero non produceva alcun incasso per Poste italiane. In sostanza, i clienti erano indotti in errore in ordine all’effettivo pagamento attraverso una ricevuta rilasciata dagli inconsapevoli esercenti, costretti poi a risarcire le vittime.