ZACCHEO, MANSUTTI, CIRILLI E LE TRE CARTE DELLA POLITICA

12/06/2007 di
di MARCO CUSUMANO 
 
Zaccheo questa volta ha avuto paura. Ed il merito non è
stato certo del centrosinistra, come qualcuno vuole far credere, ma
della spaccatura interna di An, con Fabrizio Cirilli che per poco non
arrivava al ballottaggio al posto di Mansutti.

 
Vincenzo ZaccheoIn quel caso Latina sarebbe stata dipinta ancora una volta come la tana inviolabile della destra. Questo non è avvenuto per i pochi voti in più che hanno permesso a Mansutti di arrivare al ballottaggio con una percentuale irrisoria  (22,7% quando Cirilli ha avuto il 21,9%) per chiunque voglia veramente sperare nella vittoria.
 
Al secondo turno Zaccheo ha vinto con il 62,2% contro il 37,7% di Mansutti. Non c’è stato quindi il plebiscito in favore di Zaccheo che qualcuno ipotizzava.
 
Per analizzare il voto è necessario partire dal dato più importante: l’astensionismo. Al primo turno è andato a votare l’82,2% dei cittadini, al ballottaggio solo il 64,1%.
 
In genere l’astensionismo è temuto dalla destra. Gli elettori di sinistra sono tendenzialmente più inquadrati, difficilmente evitano di andare a votare solo perché c’è un bel sole che invita a passare l’intera giornata al mare.
 
Quindi l’astensionismo poteva danneggiare Zaccheo e aiutare Mansutti. Per questo si spiega la campagna elettorale del sindaco uscente che invitava innanzitutto ad andare a votare. Ma il crollo dell’affluenza (del 18% circa) lo ha inevitabilmente penalizzato.
 
Maurizio MansuttiIl calo dei votanti rende difficile un confronto tra primo e secondo turno utilizzando i valori in percentuale. Più efficace è il raffronto con i numeri totali dei voti. In questo caso Mansutti non ha fatto certo la brutta figura che in molti temevano, specialmente a sinistra.
 
Anzi i suoi voti sono aumentati da 18.006 a  23.615, ovvero 5.621 voti in più. Questo significa: 1) Tutti coloro che lo hanno votato al primo turno hanno confermato il voto al ballottaggio; 2) Molti elettori che al primo turno avevano votato per un altro candidato, lo hanno sostenuto al secondo turno.
 
Ovviamente il primo nome è quello di Cirilli. Lui aveva dato libertà di scelta dicendo però che non avrebbe votato Zaccheo, il che porta a pensare all’astensione oppure ad un voto – segreto segretissimo – a Mansutti. Magari anche alcuni dei suoi elettori avranno fatto lo stesso, con un voto segretissimo in chiave anti-Zaccheo. 
 
Poi ci sono altri voti che al primo turno erano andati ai candidati minori e che al secondo sono finiti a Mansutti, ma sempre in chiave anti-Zaccheo. Così si arriva a spiegare quell’aumento di elettori che resta un merito per Mansutti, qualunque siano state le origini e le motivazioni di quelle preferenze.
 
Per fare bella figura anche al primo turno, Mansutti avrebbe dovuto almeno confermare la percentuale di Moscardelli o magari sfiorare il 30% invece di scendere a picco fino al 22,7%.  
 
Per quanto riguarda Zaccheo. 39.135 voti al primo turno, 38.873 al ballottaggio.  262 voti in meno, quando in realtà ci si aspettava un aumento di voti. Questo è il danno dell’astensionismo che tanto temeva, a ragione, il sindaco uscente. L’atensionismo di quelli che avevano votato Zaccheo al primo turno ma che al secondo non sono andati al seggio perché "tanto vince lo stesso".
 
Uno dei ragionamenti in assoluto più temuti da segretari di partito, candidati, e militanti. Una sicurezza che in politica è sempre tanto, troppo, rischiosa e che regolarmente porta al pericolo di non farcela. Ma questa volta l’astensionismo, seppure alto, non ha impedito a Zaccheo di superare abbondantemente – ma senza prebisciti – quel 50% necessario per rimanere al suo posto.
 
La domanda è: cosa sarebbe successo se Cirilli avesse sostenuto apertamente Mansutti? Forse, proprio grazie anche all’astensionismo, Mansutti avrebbe potuto insidiare davvero – per la prima volta – il suo avversario. Cosa possibilissima in un duello che non c’è stato, quello Zaccheo-Cirilli.
 
Fabrizio CirilliIn questo caso la campagna elettorale, già velenosa, sarebbe diventata velenosissima. E la sinistra si sarebbe trovata a dover scegliere tra l’astensionismo e un voto ad una destra sociale anti-Zaccheo. Molti si sarebbero "tappati il naso" – come si dice – e avrebbero votato Cirilli. Alcuni non ce l’avrebbero fatta. Di certo ora staremmo qui a ragionare su ben altri numeri.
 
Resta il dato di una sinistra sempre più inesistente a Latina. I Ds sono un partito in via d’estinzione. Devono ringraziare la nascita del Partito Democratico che almeno, insieme alla Margherita, darà un minimo di dignità al loro gruppo.
 
Se la sinistra vuole davvero insidiare la destra senza aspettare le rotture interne dell’avversario, oltretutto mai sufficienti, deve iniziare un percorso serio e costante già da adesso. Deve rivedere i suo leader e puntare su obiettivi raggiungibili fino ad arrivare ad una candidatura seria.
 
E soprattutto deve coinvolgere una città che resta sempre troppo distante da una sinistra fatta di "intimi" e pericolosamente autarchica.
 
  1. Alcune mie considerazioni
    – Zaccheo non ha stravinto
    – Mansutti

  2. Festeggiano Zaccheo e la mandria di impresari, affaristi e imbroglioni che inevitabilmente chi vince si porta dietro… e a noi che resta? Immobilismo, illegalit

  3. La mandria di impresari, affaristi e imbroglioni come tu li chiami (se fai i nomi delle persone dovresti avere il coraggio di firmarti)vi hanno fatto il mazzo tanto,d’altronde un motivo per essere arrivati all’8% ci deve pur essere, ed il motivo

  4. condivido in pieno la sua visione sui risultati elettorali di latina.

  5. Bel discorso Effe, ma alla fine siamo sempre al solito discorso dell’alternanza, ma dove st

  6. Una mandria di impresari, affaristi e imbroglioni sfruttando la paura di volgersi al nuovo da parte dell’elettorato, ha ottenuto assai di pi

  7. Parlerai ancora per poco tu insieme ai tuoi compari dei Cirilli Boys, e voi sareste il nuovo? per 4 anni e 11 mesi avete mangiato nello stesso piatto di Zaccheo per uscirne un mese prima delle elezioni , il caro fratello del Fabrizio (Fabio) che mentre andava con il fratello a fare campagna per la loro lista nello stesso tempo presenziava come capogruppo di AN in consiglio comunale, ma non ti vergogni a parlare quando assisti all’ipocrisia del tuo caro Cirilli, il tuo cara amato Cirilli ha condiviso TUTTO quello che tu ora denigri insieme ai palazzinari a cui ora sputate addosso.
    Restituire Nobilt

  8. Non sono di sicuro uno dei “Cirilli Boys”, come tu li chiami, leggo semplicemente i dati usciti dalle urne e mi limito a fare una piccola considerazione su quanto

  9. Ma come fate a prendervela per la politica de Latina.
    Dateve na carmata, tanto tra un po se ricomincia e bonanotte.