Permessi di soggiorno venduti, la poliziotta nega ogni accusa

07/12/2011 di
de_robbio_costantino

Ha negato le accuse, di fronte al giudice per le indagini preliminari Costatino De Robbio, la poliziotta arrestata lunedì dagli agenti della Mobile di Latina con l’accusa di aver venduto permessi di soggiorno falsi a extracomunitari.

Secondo l’accusa Giovanna Falovo, 52 anni, in servizio alla Questura di Latina, avrebbe intascato soldi per rilasciare permessi di soggiorno. La donna, che si trova ora nel carcere di Rebibbia, è accusata di concussione, avrebbe ricevuto circa mille euro per ogni pratica da aggiustare o creare ex novo.

Al gip ha spiegato di aver trattato pratiche che, nel corso dell’istruttoria, restavano bloccate. Ma senza aver mai intascato soldi e senza mai aver detto ai colleghi di avere problemi economici.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere le era stata notificata lunedì, in seguito all’attività coordinata dal sostituto procuratore Eleonora Tortora, che aveva portato anche all’arresto di un cittadino straniero, finito in manette ad ottobre mentre incassava denaro da un indiano che attendeva il permesso di soggiorno. Dalle sue dichiarazione si è arrivati alla poliziotta.

  1. Le parole dell’indiano che accusa la poliziotta contro quelle della poliziotta che afferma di non aver mai intascato denaro. Chi dice la verità? Sono portato a credere che per essere rinchiusa a Rebibbia, i suoi colleghi hanno prove valide. In ogni modo le cause si fanno in tribunale dove gli avvocati pretendono prove vere e non chiccchiere. Visto come vanno le cose, sono sicuro che la poliziotta verrà scagionata.