Delitto Aversano, caccia all’assassino: è un romeno di 30 anni

13/10/2011 di
tonino-antonio-aversano

L’assassino di Tonino Aversano ha un nome e un volto. I carabinieri lo stanno cercando dal giorno successivo all’omicidio, quando è stato completamente ricostruito quanto avvenuto. Si tratta di un romeno di 30 anni, in Italia dal 2000, che quest’estate ha lavorato in uno stabilimento balneare di Sabaudia mentre in precedenza aveva vissuto in altre zone del Lazio. L’uomo frequentava la vittima dall’inizio della stagione estiva.

La sera dell’omicidio – scrive Il Messaggero – Aversano era stato in palestra, al supermercato e poi aveva cenato con il proprietario della Punto verde notata dalla vicina di casa con il quale aveva avuto una relazione anni addietro. L’uomo, residente a Terracina, era stato notato entrare in casa della vittima con una valigia. Infatti aveva chiesto ospitalità per qualche giorno ad Aversano. Ma mentre cenavano il pensionato ha ricevuto una telefonata da parte del romeno che gli proponeva di rivedersi per l’ultima volta perché lui era in procinto di lasciare Sabaudia dato che il lavoro allo stabilimento balneare era terminato.

Quando Tonino Aversano è uscito in auto per andare a prendere, in centro, a Sabaudia, il romeno, l’altro ospite ha deciso di andarsene. I carabinieri hanno escluso ogni suo coinvolgimento in quanto accaduto dopo. I tabulati e le celle telefoniche lo scagionerebbero. Lui a l’ora dell’omicidio era a casa sua. Ma cosa è successo realmente nella villetta di via Ezio? Potrebbe non essersi trattato di un assassinio a sfondo passionale ma di una lite per motivi di denaro. Il romeno, intenzionato a lasciare Sabaudia e ormai senza lavoro, potrebbe aver chiesto del denaro ad Aversano e da lì potrebbe essersi scatenata la colluttazione sfociata nell’accoltellamento.