Fioravante: “Non dimentichiamo i problemi dell’università”

Il dibattito che si è acceso in queste ultime settimane sulla volontà di mantenere la facoltà di Medicina a Latina o varare la possibilità di trasferirla altrove sta interessando personalità politiche Regionali, di maggioranza e opposizione, fino ad arrivare all’intervento del Rettore Frati. Anche all’interno degli stessi partiti di maggioranza è assente una linea univoca d’intervento. Il tutto rischia di distogliere l’attenzione sui problemi attuali che affliggono tutte le Facoltà presenti a
Latina.
In questo valzer politico di idee e proposte per il trasferimento o meno della Facoltà di Medicina da Latina a Terracina ci si è dimenticati dei reali problemi che hanno gli studenti di Latina. La lista è molto lunga ed attuale. Si va da un servizio mensa che non può accontentare tutti gli iscritti, alla mancata organizzazione e gestione del parcheggio antistante la Facoltà di Economia, per toccare punti essenziali come il trasporto pubblico, il Wi-Fi e la biblioteca.
Mentre si continua a discutere di problemi e possibilità future, l’anno Accademico 2011/2012 è iniziato. Gli studenti hanno ripreso a seguire le lezioni ritrovandosi, ancora una volta, gli stessi piccoli, ma importanti problemi, di sempre.
Alcune volte parlando di grandi progetti e di operazioni a lunga scadenza si perdono di vista quelle che sono le reali necessità degli studenti. Avere un’università a Latina alla quale manca un servizio libero di connessione Wi-Fi vuol dire precludere o limitare lo studio degli stessi studenti. Lo stesso discorso vale per l’assenza di un servizio di collegamento bus che dal Victoria Palace (dove alloggiano molti studenti fuori sede) porti direttamente alle Facoltà di Medicina, Ingegneria ed Economia.
Tutto questo senza considerare l’impossibilità di avere un parcheggio riservato affinché i ragazzi risparmino il costo del parcheggio sulle linee blu ed una biblioteca comunale che non faccia più distinzione tra i residenti nel Comune di Latina e chi viene da fuori per studiare nelle facoltà della nostra città. Gli studenti fuori sede devono essere accolti dalla città come una risorsa e non come un problema da risolvere. Chi viene a Latina per studiare deve avere la possibilità di usufruire di spazi idonei allo studio, di un punto di riferimento per muoversi e cercare casa a costi modici e tutta una serie di servizi atti all’integrazione completa. Bisogna capire anche che gli studenti fuori sede rappresentano una concreta possibilità di crescita e di arricchimento per tutta la città.
* Consigliere comunale – Il Patto