ORDINANZA DI ZACCHEO: “DEMOLIRE SUBITO LA EX SVAR”

05/01/2009 di

Il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, tramite gli uffici preposti ha provveduto oggi a far notificare l’ordinanza n.1- 201/2009 per la demolizione degli edifici nel complesso industriale ex Svar.

“L’ordinanza – scrive l’ufficio stampa in una nota – prevede la messa in sicurezza del sito e quindi la demolizione delle strutture di avanzata precarietà statica, secondo quanto contenuto nella perizia predisposta dagli uffici comunali a ciò incaricati. L’ordinanza è stata emessa in attuazione del Decreto Maroni del 06/08/08 che attribuisce al sindaco la potestà di emanare provvedimenti convincibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli minaccianti l’incolumità pubblica e la sicurezza locale.

Ovviamente tale ordinanza, così come prevede lo stesso Decreto citato, è stata preventivamente comunicata al Prefetto di Latina, per le valutazioni di competenza. Adempiuta tale procedura, si è provveduto ad intimare ai responsabili, liquidatori e/o curatori fallimentari quali soggetti proprietari dell’area o comunque obbligati di provvedere, non oltre 48 ore dalla notifica, ad adottare tutte le necessarie misure di sicurezza sempre a tutela dell’incolumità pubblica e privata; ed inoltre di provvedere secondo un proprio piano di intervento alla demolizione di tutti i manufatti dimessi così come individuati con determina dirigenziale di ottobre 2008, già comunicate.

È stata altresì ordinata la rimozione, lo smaltimento e/o recupero dei rifiuti e del materiale combustibile presente; la pulizia e la disinfestazione dell’intero complesso immobiliare; l’interdizione dell’area in questione da parte di chiunque, con esclusione del personale tecnico e addetto ai lavori, fino alla messa in sicurezza degli immobili e all’eliminazione dello stato di pericolo. Comunque, già nel primo pomeriggio di oggi, i vigili urbani e la squadra operai hanno provveduto a transennare e ad apporre su tutto il perimetro dell’area gli avvisi di pericolo e il divieto di accesso. La procedura seguita ha comportato un iter molto attento, in considerazione del fatto che la maggior parte dell’area è di proprietà privata e quindi con l’apporto dei vigili del fuoco, del comitato ordine e sicurezza pubblica, si è potuto procedere all’emanazione del provvedimento in questione.

Ovviamente nel caso di mancato adempimento da parte delle società intimate non dovessero provvedere nei tempi e modi descritti nell’ordinanza, il Comune dovrà procedere in danno facendo eseguire i lavori di demolizione”.

 

Pubblichiamo integralmente l’ordinanza:

 

Ordinanza Prot. 1 – 201/2009                                             Latina, 05.01.2009

 

 

IL  SINDACO

 

Premesso che

 

                il locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, nel corso del sopralluogo compiuto in data 12/12/2008, su espressa sollecitazione della intestata Autorità, nell’area dell’ex opificio industriale ex Svar, ha rilevato uno stato di evidente e diffuso degrado del compendio immobiliare, tale da esigere – “ad horas” – un immediato intervento demolitorio delle strutture e delle parti in comprovato ed imminente pericolo di crollo – come da comunicazione, prot. n° 13390, di pari data, con la quale sono state compulsate le Autorità competenti ad intervenire per le risoluzioni tecniche da adottarsi a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana -;

 

                nel corso del medesimo sopralluogo è altresì emersa la necessità di dover tempestivamente intervenire per la rimozione del materiale combustibile rinvenuto all’interno del sito, oltre che per la bonifica e per la profilassi dell’area a tutela dei residenti e degli stabili limitrofi;

 

                il Prefetto di Latina – d’intesa con il Sindaco di Latina -, sulla scorta dell’informativa ricevuta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ha ritenuto di dover convocare d’urgenza, in data 17/12/2008, il Comitato Provinciale per l’Ordine e per la Sicurezza Pubblica, al quale hanno altresì partecipato i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni Pubbliche interessati ad assumere, in adeguata concertazione, le conseguenti determinazioni per il ripristino della legalità violata e della sicurezza del sito ex SVAR, costantemente interessato da fenomeni di microcriminalità diffusa, giacchè frequentato da soggetti dediti ad attività illecite (fenomeni di immigrazione clandestina, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, prostituzione, ecc…) e contrarie all’ordine pubblico;

 

                gli Uffici Tecnici Comunali, compiuti ulteriori e più specifici accertamenti in loco, hanno dettagliatamente indicato nella Perizia Tecnica redatta il 23/12/2008 le strutture effettivamente pericolanti, necessitanti del pronto intervento demolitorio, che qui di seguito si riportano:

            Fabbricati n° 1 – 2 – 4: le condizioni complessivamente rilevate evidenziano l’esigenza di una demolizione totale delle residue parti degli edifici, sussistendo per essi una condizione di pregiudizio statico a seguito del crollo della copertura ed a causa dell’avanzato ed irreversibile degrado strutturale delle medesime parti residue.

            Appare possibile il mantenimento della sola parte del fabbricato 2 costituita dalle ultime due campate sul lato di Via Po.

            Fabbricati n° 6 – 7: le condizioni complessivamente rilevate evidenziano una situazione di generale degrado o inesistenza della copertura.

            La situazione complessiva di diffuso pregiudizio statico, stante la presenza di diverse condizioni e tipologie di degrado, depone a favore di un intervento generale di demolizione per la messa in sicurezza dei luoghi, non risultando tecnicamente opportuni e/o possibili interventi puntuali di demolizione che potrebbero essere pregiudizievoli per la statica delle rimanenti porzioni di edificio.

            La recinzione perimetrale realizzata in muratura (lato Via Persicara e Via Po) presenta una inclinazione verso l’esterno. Tale situazione e la sua conseguente evoluzione, potrebbe determinare il ribaltamento della muratura sulla viabilità prospiciente, con pregiudizio per la pubblica incolumità. Sussiste l’esigenza di procedere alla demolizione della recinzione in muratura e sua successiva ricostruzione.

 

 

Tenuto conto che:

                il sito è stato più volte, in passato, oggetto di misure preordinate ad impedire l’accesso di persone agli edifici pericolanti e che le stesse – nonostante siano state reiterate nel tempo unitamente alle operazioni di polizia compiute a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica – non hanno garantito e non sono in grado di garantire con efficacia le condizioni di sicurezza e di incolumità fisica di coloro che, anche se abusivamente e occasionalmente, si intromettono negli stabili pericolanti;

 

                in sede di riunione del Comitato Provinciale  per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – di cui sopra si è fatto menzione – è emerso, all’unanimità, che l’unica misura concreta da adottarsi con urgenza per scongiurare rischi alla salute e alla integrità fisica della collettività è rappresentata dall’intervento demolitorio delle strutture in rovina, in imminente pericolo di crollo;

 

Atteso che:

                nel caso di specie, sussistono i presupposti e le condizioni di legge per l’adozione da parte del Sindaco del presente provvedimento contingibile ed urgente ex art. 54, del D. Lgs. n° 267/2000, come da ultimo integrato e modificato, annunciato in via preventiva al Prefetto;

 

Evidenziato:

                lo stato di abbandono dell’area, anche a causa della mancanza di custodia e di manutenzione dell’immobile ex SVAR, che avrebbero potuto scongiurare il deteriorarsi dello stato dei luoghi laddove non si fosse verificato un comportamento negligente della proprietà;

 

Ritenuto:

                doveroso ed opportuno dover provvedere alla messa in sicurezza del sito mediante la demolizione delle strutture in stato di precarietà statica secondo le indicazioni contenute nell’elaborato peritale redatto dai tecnici comunali, nonché dover provvedere alla rimozione dei materiali combustibili ivi rinvenuti, alla bonifica e alla profilassi dell’area, previa interdizione del sito mediante l’adozione dei più opportuni strumenti atti a scongiurare situazioni di grave pericolo per la cittadinanza: apposizione in loco dei cartelli segnalanti il “pericolo di crollo”, transennamento e delimitazione dei corpi di fabbrica pericolanti (indicati nella relazione tecnica);

 

                nelle more della disponenda demolizione, dover intensificare in loco la vigilanza attraverso più frequenti turni di pattugliamento da parte delle Forze dell’Ordine, con effetto immediato e comunque fino alla messa in sicurezza del sito, onde evitare intrusioni arbitrarie di persone;

 

                che spetta altresì al Sindaco intervenire con misure adeguate per prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado, che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi;

 

                Visto l’art. 54 del TUEL;

 

                Richiamato l’art. 28 dello Statuto Comunale;

 

 

 

ORDINA

 

                la demolizione degli edifici costituenti il complesso industriale denominato ex SVAR sito in via Persicara n° 1, in prossimità del centro cittadino e individuati catastalmente al Foglio n° 168, Particelle n° 1959-1960-1961 per le parti fuori terra, come meglio indicati nell’elaborato istruttorio peritale redatto a cura dei Tecnici Comunali, allegato al presente provvedimento, ovvero riguardanti i fabbricati contraddistinti con i n° 1-2-4-6-7, ad eccezione delle ultime due campate del fabbricato n° 2 sul lato di via Po, ivi compresa la demolizione della recinzione in muratura (lato via Persicara e via Po);

 

                la rimozione, lo smaltimento e/o il recupero dei rifiuti e del materiale combustibile ivi presente in conformità alle norme vigenti;

 

                la pulizia e la disinfestazione dell’intero complesso immobiliare;

 

                l’interdizione dell’area in questione da parte di chiunque, con esclusione del personale tecnico e addetto ai lavori, fino alla messa in sicurezza  degli immobili e all’eliminazione dello stato di pericolo, disponendo – di conseguenza – l’immediata apposizione in loco di adeguata segnaletica riportante la dicitura “pericolo di crollo” ed il transennamento degli edifici pericolanti con il ripristino della recinzione metallica.

                   Per l’effetto,

INTIMA

                all’Avv. Maurizio Mansutti, n.q. di Liquidatore della Immobiliare Romagnoli srl; domiciliato in (04100) Latina, Via Pio VI n° 36;

                all’Avv. Angelo Pietrosanti, n. q. di Curatore Fallimentare della Vega Immobiliare srl, domiciliato in (04100) Latina, Piazza Mercato n° 11;

                al Dott. Renzo Vecchi, n.q. di Curatore Fallimentare della Segnaletica Pontina spa (ex Svar), domiciliato in (04100) Latina, Via dei Piceni n° 59,

         quali soggetti proprietari dell’area e comunque obbligati e/o interessati – con comminatoria dell’esecuzione d’ufficio in danno ai sensi del comma 7, dell’art. 54 del D. Lgs. n° 267/2000 -, di provvedere ai suddetti interventi ingiunti, per la parte di specifica competenza, previa predisposizione e presentazione, nel termine massimo di giorni quindici dalla notificazione del presente provvedimento, di un proprio Piano d’Interventoda elaborarsi in conformità alle previsioni del Progetto di demolizione delle opere e dei manufatti dismessi approvato con Determinazione Dirigenziale del Servizio Ambiente n° 1722/08 del 09.10.2008, già ritualmente notificato alle parti interessate -, per risolvere la situazione di grave e comprovato pericolo di crollo degli edifici indicati in premessa e per scongiurare ogni eventuale pregiudizio igienico, sanitario ed ambientale della zona, con conseguente rimozione, smaltimento e/o recupero dei rifiuti, del materiale combustibile, nonchè pulizia e disinfestazione dell’area.

 

DISPONE

di notificare, altresì, la presente ordinanza a:

                Prefettura di Latina, Piazza della Libertà n° 48, 04100 Latina;

                Questura di Latina, Corso della Repubblica, 04100 Latina;

                Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, Piazza della Libertà, 04100 Latina;

                Comando Provinciale Guardia di Finanza, Corso della Repubblica n° 236, 04100 Latina;

                ASL, Sede di Latina – SISP – Via P.L. Nervi, Centro Commerciale Latina Fiori, 04100 Latina;

                ARPA Lazio, Sezione di Latina, Via Serpieri n° 3, 04100 Latina;

                Regione Lazio, Area Rifiuti, Via Rosa Raimondi Garibaldi n° 7, 00145 Roma;

                Provincia di Latina, Via Costa n° 1, 04100 Latina;

                Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Latina, Piazzale Carturan, 04100 Latina;

                Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Latina, Sede;

                Dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Latina, Sede;

                Dirigente del Servizio Edilizia Privata del Comune di Latina, Sede;

                Dirigente del Servizio Edilizia Pubblica del Comune di Latina, Sede;

                Dirigente del Servizio Ambiente del Comune di Latina, Sede;

                Dirigente del Settore Polizia Locale, Via Terracina, 04100 Latina;

affinché – ciascuno per la parte di specifica competenza – provvedano ad assicurare, anche di concerto tra loro, il proprio apporto tecnico-istituzionale per l’assunzione delle urgenti ed indifferibili misure di sicurezza del sito, quali avanti indicate, a tutela dell’incolumità pubblica

         Le Forze di Polizia, in particolare, intensificheranno la vigilanza della Zona per garantire l’effettivo allontanamento dall’area di persone che, occasionalmente o abusivamente, vi accedano o vi sostino nonostante il divieto di accesso alle strutture pericolanti.

         La presente Ordinanza, a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, conserverà la propria efficacia fino alla eliminazione delle cause di grave pericolo richiamate in premessa.

         Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Sezione Staccata di Latina -, nel termine di 60 giorni dalla notifica dello stesso, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato nel termine di 120 giorni dall’avvenuta notifica.

 

 

IL SINDACO

On. Vincenzo Zaccheo

 

 

 

  1. ….CERTO SARA’ TEMPESTIVAMENTE RISPETTATA QUESTA ORDINANZA,NEI TEMPI PRESCRITTI,COME QUELLA CHE ORDINAVA LO SGOMBERO DEI NOMADI DI VIA TAGLIAMENTO….SLOGGIATI GRAZIE AL CEMENTO DEI SOLITI COSTRUTTORI CHE STANNO STUPRANDO QUESTA CITTA’ E NON PER L’ORDINANZA SINDACALE RIMASTA “LETTERA MORTA”….MA PER CARITA’,BASTA CON QUESTE MENZOGNE!!!!

  2. …NULLA DI NUOVO L’AVEVO DETTO APPENA PUBBLICATA L’ORDINANZA E, NATURALMENTE TUTTO SI E’ AVVERATO….TUTTO BLOCCATO,COME VOLEVASI DIMOSTRARE…ANCORA UNA VOLTA…PAROLE, PAROLE, PAROLE E I POVERI RESIDENTI E CITTADINI DI LATINA CONTINUANO A SUBIRE…MA NON VOGLIO FARE POLEMICA MA SANA CRITICA , QUINDI CARO SINDACO PER IL BENE DI TUTTI NOI….VAI A COLLODI E PRENDITI LA CITTADINANZA ONORARIA..SE TE LA DANNO, COME IL NOTO BURATTINO DI LEGNO!!! :)