Attacco al Circeo, preoccupazione dopo l’incendio doloso

03/09/2011 di
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E’ un coro unanime di preoccupazione dopo l’attentato incendiario al Parco del Circeo. Otto inneschi nell’area visitatori hanno distrutto una struttura didattica per bambini e potevano fare peggio se non fossero stati segnalati immediatamente.

LIBERA. «Tentativo grave che apprendiamo con preoccupazione. Tenere alta la guardia le modalità del crimine ambientale lasciano chiaramente intendere la volontà di perseguire nella eliminazione dell’ultimo impedimento a speculazione edilizia, malapolitica e criminalità organizzata di tipo economico, riassumendo quello che è stato definito ‘il sacco di Sabaudià ma che riguarda l’intero litorale laziale, isole comprese». «Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie», in una nota, esprime preoccupazione dell’attentato incendiario all’interno del Parco Nazionale del Circeo
verificatosi nel centro visitatori. «Il gesto – afferma Antonio Turri, responsabile Libera Lazio – va ad aggiungersi a tutta una serie di azioni mirate ad aggredire l’area protetta del Circeo come le mancate demolizioni delle centinaia di opere
edilizie abusive su cui pendono sequestri nonché ordinanze di abbattimento o come quella del rilascio delle autorizzazioni e nulla osta ad edificare un mega centro commerciale a poche decine di metri dallo stesso centro visitatori del Parco rilasciate da Comune ed Ente Parco. L’episodio – conclude Turri di Libera – deve essere letto come il concomitante agire di quanti in spregio alle leggi dello Stato intendono utilizzare l’unico Parco Nazionale presente nella regione Lazio ed ubicato a poche decine di chilometri da Roma, per illeciti arricchimenti in spregio al diritto
dei cittadini alla bellezza dei luoghi in cui vivono e alla salvaguardia dell’unico tipo di sviluppo possibile che è quello turistico».

POLVERINI. «La protezione civile della regione provvederà ad intensificare i controlli potenziando il monitoraggio
con le organizzazioni di volontariato in tutta la zona per una migliore ed efficace prevenzione del rischio incendi nel Parco». Lo ha annunciato il presidente della Regione Renata Polverini commentando, a margine del convegno della Summer school dell’Udc, l’attentato incendiario di ieri nel Parco nazionale del Circeo.  «La preoccupazione è molto alta – ha proseguito la Polverini – sia per la bellezza e la natura del Parco che tutti ci invidiano sia perchè ancora una volta questo evento ci ricorda che la Regione ha un tema importante su cui deve ancora lavorare molto insieme a tutte le istituzioni preposte: la legalità. La Regione sta facendo molto con le forze dell’ordine per garantire sicurezza e legalità nel nostro territorio. Nel pontino c’è una situazione ancora più delicata che richiede la nostra attenzione. Credo che anche la
protezione civile regionale potrà fare uno sforzo in più».

 WWF. «Purtroppo il parco del Circeo brucia. È accaduto anche ieri con una dinamica molto particolare ma che certo non potrà far compiere nessun passo indietro a chi si spende ogni giorno per la tutela e la conservazione del parco nazionale». Lo ha dichiarato la presidente del Wwf Lazio, Vanessa Ranieri, in merito agli attentati incendiari messi a segno ieri nella porzione di foresta vicina al centro visitatori del parco nazionale del Circeo, a Latina «Tutto ciò non può che far pensare ad un chiaro messaggio di tipo mafioso – ha proseguito – Infatti solo esponenti legati alla criminalità organizzata avrebbero potuto avere tanta spregiudicatezza nell’appiccare il fuoco a distanza così ravvicinata all’area
più frequentata. Non vorremmo che tale incredibile gesto fosse legato alla incontestabile inapplicabilità del piano casa rispetto alle norme di salvaguardia delle aree protette quali il parco nazionale del Circeo».  «Chiediamo che il prefetto intervenga subito affinchè vengano indagate le reali motivazioni di questa sequela di incendi – ha aggiunto Ranieri – certamente non riconducibili a isolati e sporadici gesti di qualche irresponsabile, ma che  portano a pensare a vere e proprie azioni intimidatorie. Il Wwf – ha concluso – sarà al fianco del parco per resistere a questo duro attacco alla legalità e alla conservazione di questa preziosa area».