Doping nel ciclismo, indagati anche a Latina

30/08/2011 di

Ancora doping nel ciclismo, e ancora arresti,
nell’ambito di un’inchiesta del Nas dei carabinieri coordinata dalla procura di Massa
Carrara. Due persone, tra cui un ex atleta, sono finite in carcere; altre due agli
arresti domiciliari; 12 gli indagati a Napoli, Pisa, Prato e Latina: tra loro ci
sarebbe un ciclista professionista.

Il Nas ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare a carico di Raffaele Illiano,
34 anni di Pozzuoli (Napoli), ex ciclista professionista, vincitore di varie corse tra
cui una tappa alla Tirreno-Adriatico nel 2008, in carcere con l’accusa di commercio di
sostanze dopanti e fermato appena dopo aver tentato di bruciare, in casa, dei
medicinali; Costantino Auricchio, medico sportivo, 43 anni, con studio a Ottaviano
(Napoli), in carcere per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo
della professione medica e falsificazione di certificati medici sportivi. Agli arresti
domiciliari due collaboratori dello studio medico: sono Pasquale Mazza, 34 anni, e
Francesco Alterio, 37, collaboratori di Auricchio.
Il nuovo scandalo nel ciclismo ha radici in Toscana e parte nel 2008 quando Illiano
risiedeva a Massa e scatta il primo sequestro di una piccola partita di medicinali.
Illiano fu denunciato e da quel momento la procura di Massa Carrara apre un’inchiesta
ipotizzando un traffico di sostanze atte al doping.
Viene disposta l’intercettazione del telefono cellulare dell’ex ciclista e della sua
casella di posta elettronica. Poi Illiano si trasferisce in Campania e apre un centro
sportivo a Bacoli (Napoli): da qui numerosi i contatti con atleti, medici e
associazioni sportive che gravitano attorno all’ex ciclista. Il Nas di Napoli
scoprirà, analizzando questa fitta rete di rapporti, che il medico Costantino
Auricchio avrebbe rilasciato decine di certificati per la pratica sportiva senza
effettuare le visite oppure facendoli fare a due collaboratori, privi però
dell’abilitazione. L’inchiesta ha imboccato due filoni distinti: il sostituto
procuratore di Massa, Federico Manotti, ipotizza l’accusa di commercio di sostanze
dopanti per Illiano, mentre falso e abuso della professione sono i reati ipotizzati
contro Auricchio e i suoi collaboratori. Inoltre, sempre secondo il Nas, nel suo
centro sportivo Illiano avrebbe prescritto plantari ai ciclisti esercitando a sua
volta abusivamente la professione di medico. Le altre 12 persone indagate gravitavano
per vari motivi tra il centro sportivo e lo studio di Auricchio. Nelle perquisizioni
di stamani i carabinieri hanno sequestrato 200 tra fiale e confezioni di medicine a
base di eritropoietina (Epo), ormoni e corticosteroidi, albumina umana (usata come
mascherante ai controlli antidoping): tutte sostanze vietate. Sequestrati anche
numerosi farmaci di provenienza illecita e dispositivi medici. La procura sta
indagando anche su un altro centro sportivo che ha lo stesso nome di quello a Bacoli:
è a Pontedera e ne risulta titolare un socio di Illiano.

  1. Indagati? Ma chi! E’ il mondo dello sport ormai doppato… perchè gli insegnamenti della competizione sportiva non esistono più… esiste arrivismo è basta, con qualsiasi mezzo. Dopping compreso!