ADDIO LATINA, LA STORM AIRCRAFT SI TRASFERISCE IN TUNISIA

27/11/2008 di

È considerata una tra le più agguerrite concorrenti del colosso americano Cessna e, fino a oggi, ha avuto portafoglio, cuore, cervello e mani a Latina. Ma – riferisce l’Ansa – da gennaio il futuro della Storm Aircraft, fabbrica di aerei leggeri con sede a Latina, riprende a correre da Mateur, in Tunisia, dove questa azienda di eccellenza dell’industria italiana ha deciso di spostare lo stabilimento di produzione.


Preceduta, in questa scelta, anche da altri nomi dell’industria aeronautica, come il colosso francese Dassault, che per la sua fabbrica nel Paese del Nord Africa ha puntato sulla componentistica. La storia dell’azienda italiana è a suo modo singolare perchè, come dicono con orgoglio dalla sede di Latina, è arrivata all’eccellenza passando attraverso esperienze produttive diverse, dai cosiddetti «tubi e tela» all’aereo metallico a quello totalmente in materiali composti. Avvalendosi, comunque, sempre di brevetti propri. Non si tratta però di una delocalizzazione totale perchè, come dice l’amministratore delegato dalla Storm Aircraft, Giovanni Salsedo, a Latina resterà il «cuore» amministrativo e del marketing dell’azienda, oltre all’officina che si occupa degli interventi di manutenzione e revisione. Ma il resto emigrerà in Tunisia: una settantina di persone, il suo zoccolo duro – gli «specializzati» – saranno ancora le maestranze italiane. Ma il resto è stato già reclutato in Tunisia, con risposte in termini di professionalità che hanno sorpreso lo stesso Salsedo: «abbiamo trovato personale di altissima professionalità, laureati pronti a tornare a studiare per una importante opportunità di lavoro. La risposta che abbiamo avuto è stata addirittura sorprendente: hanno superato i corsi di formazione in un tempo nettamente inferiore rispetto anche alle più ottimistiche previsioni».

Il trasferimento della fase di produzione della Storm Aircraft da Latina alla Tunisia conclude il percorso di un progetto cominciato cinque anni fa, che la realizzazione dell’impianto di Mateur ora definisce completamente. L’azienda ha un fatturato di circa sette milioni di euro all’anno e, se un problema esiste, è quello di stare dietro ad un mercato che la vede presente soprattutto negli Stati Uniti e in Australia, con commesse che spesso sono superiori alle sue potenzialità produttive. Una volta che sarà a regime, lo stabilimento tunisino avrà una potenzialità produttiva di circa 300 velivoli all’anno. La scelta di spostare la produzione da Latina in Tunisia non è stata dettata solo da motivazioni logistiche, come una migliore situazione per il trasporto e quindi anche della contrazione dei costi, ma soprattutto economiche. La Tunisia, difatti, ormai da anni offre agli imprenditori che la scelgono per impiantare delle attività produttive degli sgravi fiscali che certo sono allettanti: esenzione delle tasse per i primi dieci anni; il 40 per cento del dovuto a partire dall’undicesimo anno. Una «sirena» cui stanno rispondendo sempre più aziende italiane.

  1. Pecato che questo aereo in qui anche io dall kosovo ne ho avuto la oportunita di volare con questa bella bestia.Il mio sogno era che quando ne avro dei soldi , andare e comprare un STORM in Latina e farlo provare insieme con Francesco Martone il mio ex istruttore
    nehat aziri Prishtina Kosovo