Quest’anno poche ondate di calore, nel 2010 record di decessi a Latina

14/08/2011 di
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In sette città italiane la breve ondata di caldo del luglio di quest’anno, tra il 9 e il 14, ha avuto un impatto sulla salute. A Firenze, Roma, Bologna, Bolzano, Trieste, Civitavecchia, Palermo è stato rilevato «un eccesso di mortalità intorno al 15%».

Questi i dati preliminari, elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio Centro di Competenza nazionale del Dipartimento Protezione Civile, che l’ANSA è in grado di anticipare, relativamente al Piano Nazionale del ministero della Salute di prevenzione per le ondate di calore sulla salute, che coinvolge 34 città.

Il dato del luglio 2011, comunque, è considerato dagli esperti «non statisticamente significativo» anche se con effetti sulla salute. E l’invito è quello di «non abbassare la guardia». Situazione completamente diversa, dal luglio del 2010 quando l’unica lunga ondata di calore ha fatto osservare «incrementi significativi» nella mortalità a Torino, Milano, Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Latina, Pescara e Napoli. Per esempio a Roma dall’1 al 24 luglio 2010 sono stati osservati 1428 decessi tra le persone con oltre 65 anni rispetto a 1150 decessi attesi, con un eccesso quindi di 278 decessi.

Tra i dati più rilevanti, a Milano 127 decessi in più sui 367 attesi, sempre per la stessa fascia di età, nel periodo 1-18 luglio 2010; a Genova 103 decessi in più sui 386 attesi (1-24 luglio 2010); a Bologna 67 in più sui 159 attesi (1-18 luglio 2010); a Napoli 62 in più sui 195 attesi (15-23 luglio 2010); a Firenze 54 decessi in più sui 152 attesi (1-18 luglio 2010); a Perugia 27 in più sui 73 attesi (1-24 luglio 2010); a Latina 22 decessi in più sui 12 attesi (14-23 luglio 2010); a Pescara 14 in più sui 24 attesi (15-24 luglio 2010).

Nell’estate 2011, invece, fino a luglio, «non si sono verificati episodi di ondate di calore di rilievo – ha spiegato Marina Davoli, Direttore dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale regione Lazio che gestisce il Piano di prevenzione – da sottolineare che, da quando è stato attivato il piano nazionale del ministero della Salute di previsione, allarme e prevenzione per le ondate di calore, si è osservata una riduzione dell’impatto sulla salute. Gli eccessi osservati in presenza di brevi ondate di calore o di un repentino incremento delle temperature indicano la necessità di non abbassare la guardia».

Nel mese di Luglio, in media, ha rilevato Davoli, si sono registrati negli anni passati 7 giorni di ondata di calore con una durata tra i 5 ed i 15 giorni; mentre, nel 2011, l’unica breve ondata di calore registrata a luglio ha avuto un durata
compresa tra 3 e 5 giorni e si è osservata solo nelle città del centro Italia.

Secondo l’esperta, «è importante segnalare che, nonostante le condizioni climatiche inferiori alla media per l’estate 2011, un incremento repentino delle temperature ha avuto in alcune città un impatto sulla salute. Tra il 20 e 26 maggio, in alcune città del centro-nord, si è osservato un aumento della mortalità associato all’aumento delle temperature, che non hanno comunque raggiunto livelli di rischio previsti dai modelli del piano salute, per la popolazione di 65 anni ed oltre. Tra il 9 ed il 14 Luglio, in presenza di condizioni meteorologiche a rischio per la salute di livello 2 e 3, l’analisi preliminare dei dati mostra un eccesso di mortalità intorno al 15% non statisticamente significativo in alcune città (Firenze, Roma, Bologna, Bolzano, Trieste, Civitavecchia, Palermo)».

I dati sono basati sul Sistema Nazionale di rilevazione della mortalità giornaliera, per tutte le cause, attivo tutto l’anno in 34 città, che consente di monitorare in tempo reale l’ impatto delle alte temperature e delle ondate di calore sulla salute.
Davoli ricorda quindi che sul sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it), nell’area tematica «Ondate di calore», è possibile visualizzare i bollettini giornalieri per tutte le città incluse nel Piano nazionale e che è attivo il numero
verde 1500.