Aggressione omofoba in piazza del Popolo, pietre contro un omosessuale

07/08/2011 di
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Aggressione omofoba a Latina, ieri sera. Un ragazzo di 26 anni ha denunciato di essere stato insultato e picchiato da due rumeni, molto giovani (17/18 anni di età), mentre si trovava in compagnia di due amici. Sul posto è intervenuta la polizia, che, a breve, mostrerà alla vittima dell’aggressione alcune foto segnaletiche. I fatti risalgono alle 22 di ieri. Giovanni Gioia, truccatore e Drag Queen, si trovava nei pressi della centralissima piazza del Popolo, quando è stato preso di mira da due ragazzini rumeni.

«Erano giovanissimi, penso anche minorenni. Mi hanno chiamato ‘frociò e ‘ricchione di merdà, e mi hanno anche tirato contro delle pietre», racconta Giovanni. Visto che in quel momento si trovava in una zona buia, Giovanni non ha reagito, e ha preferito andare in una vicina pizzeria, dove aveva programmato di passare la serata. Ma i due rumeni, che forse lo avevano seguito, non gli hanno dato pace. «Pochi minuti dopo essermi seduto, mi hanno colpito alle spalle con un cazzotto, facendomi cadere – spiega ancora – Il secondo cazzotto sono riuscito ad evitarlo». L’intervento degli altri clienti del ristorante ha messo in fuga i due rumeni. Giovanni ha deciso di sporgere denuncia e, quando i due saranno stati individuati, potrebbe anche avviare una causa per il risarcimento dei danni. Medicato dal personale sanitario, la prognosi, di cinque giorni, parla di una «contusione alla regione zigomatica sinistra, escoriazione muscosa labiale superiore, dolorabilità ai muscoli del collo, piccola frattura all’incisivo destro».

«È importante denunciare queste violenze – spiega Andrea Berardicurti, segretario politico del Mario Mieli, che ha raccolto la segnalazione – perché bisogna far venire a galla gli episodi di omofobia». Casi che vengono denunciati anche alla Rainbow Line, la linea di assistenza istituita un mese fa dal Mieli (800/110611): «Gran parte delle segnalazioni che ci arrivano – spiega Berardicuri – provengono spesso dalle province. E non parlo solo di casi di violenza, come questo, ma anche di discriminazioni quotidiane».

  1. che strano….i romeni fino a poco tempo fa’si lamentavano che noi italiani eravamo razzisti ed intolleranti….ora che a Latina “diciamo” che si sono integrati molto bene(e molti,ovvio non tutti,fanno quello che cavolo gli pare….)….adesso sono loro che se la prendeno con i piu deboli o con quelli che sono considerati “di altra sponda”….ma va bene cosi….prendiamolo sempre noi in quel posto…..sensa generallizzare ovviamente….

  2. Io già ho capito chi sono sti due.
    Sono i due che a capodanno facevano scoppiare le bottiglie di vetro con i botti.
    Uno dei due ha il codino, l’altro i capelli molto corti. Sono entrambi giovanissimi, sicuramente minorenni.

  3. ma non capita mai quando ci sono io????? ci metto un attimo ad aizzare un gruppetto di persone…

  4. Voglio proprio vedere se quei due ragazzini deficienti finirano in galera, come meritano, o se si faranno i soliti due/tre giorni di cella di sicurezza e poi tutti fuori per far altri danni. In genere sono contrario a qualsiasi tipo di aggressione. Su quella di sabato c’è pure l’aggravante dell’accanimento, visto che dopo gli insulti la vittima è stata seguita fino alla pizzeria dove lo aspettavano gli amici per la cena e l’aggressione è diventata di tipo fisico (con danni permanenti, visto che il dente è rotto per sempre!!!). Questo dimostra che i due avevano deciso, con estrema determinazione, a rovinare il weekend a quel poveraccio!!! Piu’ idioti di cosi’ non si può. Mettiamoci pure il fatto che sono stranieri e non hanno il minimo rispetto per la cittadinanza che li ospita!!!

  5. Tanto la giustizia nn sta mai dalla ns parte e LORO fanno quello k vogliono, tanto stanno nel paese dei balocchi. Altro che spedizione punitiva.