UN ATLETA DELLE “FIAMME ORO” SI UCCIDE CON LA PISTOLA DI ORDINANZA

03/11/2008 di

Un agente di polizia, atleta di canoa al centro sportivo della polizia “Fiamme Oro” del lago di Paola, si è ucciso oggi con un colpo di pistola. L’episodio è avvenuto alle 15. L’atleta, Marco Fagioli, aveva 25 anni ed era originario di Pisa.

Il corpo è stato trovato dai colleghi del Centro Sportivo che hanno immediatamente avvisato la Questura. Sul posto è intervenuto il personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica. All’interno dell’auto di proprietà parcheggiata poco distante dal luogo del suicidio è stata rinvenuta una lettera di scuse e di saluti indirizzata alla sua famiglia ed alla fidanzata.

Marco Fagioli era una promessa della canoa: nel K2 500 si era classificato quarto ai campionati europei disputati a Milano lo scorso maggio ed era campione italiano in carica in equipaggio con Filippo Falli. In passato aveva vinto il campionato italiano under 23, nella specialità K4 500. La sorella maggiore Alice ha gareggiato alle Olimpiadi di Pechino (per le quali Marco non era riuscito a qualificarsi), dove era arrivata in finale nel K4, e fa parte della squadra del Corpo forestale dello Stato. Anche lei si allena nel centro remiero di Sabaudia.

 

  1. conosco lui e la famiglia da 15 anni..credo che qualsiasi commento sia inutile…NON HO PAROLE…

  2. credo sia stato anche un buon atleta con risultati notevoli, ma non so molto di pi

  3. Cercando di fare una riflessione. Il ragazzo, si legge, ha lasciato una lettera. Ignoriamo il contenuto e se ha spiegato le ragioni di quel gesto estremo, che condanno come cristiano, ma rispetto come laico quale sono. Ora se vogliamo percorrere la sua breve vita, oltretutto radiosa per un futuro possibile, viene in evidenza che essendo un agente di polizia delle Fiamme Oro nonch