ESTORSIONI AI COMMERCIANTI, DIECI ARRESTI DEI CARABINIERI

09/10/2008 di

Sono 15 gli indagati e 10 le ordinanze di custodia cautelare eseguite all’alba dai carabinieri della compagnia di Aprilia, nell’ambito dell’operazione Lazzaro, coordinati dal comando provinciale di Latina e coadiuvati da elicotteri, unità cinofile e militari della compagnia di intervento operativo dell’ottavo Battaglione Lazio. Commercianti le vittime delle estorsioni. L’operazione tra Aprilia, Nettuno, altri paesi della provincia di Roma e Viterbo.


Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, estorsione, detenzione di armi clandestine, ordigni, munizioni, detenzione e spaccio di droga, danneggiamento e furto. Sette gli episodi contestati, tra maggio e settembre 2007. Vittime commercianti di supermercati, bar e tabaccherie, tra Aprilia, Roma e Nettuno. Le indagini dei carabinieri di Aprilia erano scattate in seguito a intimidazioni a negozianti, i cui locali erano stati bersagliati da colpi di pistola, il primo, nel maggio 2007, una tabaccheria a Aprilia. In carcere: Antonio Salvatore, di 47 anni, di Torre Annunziata (Napoli) e residente ad Aprilia (Roma); Mario Zappone, di 53, di Roma, residente ad Aprilia, arrestato ad ottobre per droga e possesso di armi; Marco Cardoni, di Roma; Pamela Brown, di 35, nigeriana, residente a Roma; Alessandro Vavassori, di 30, di Aprilia; Giulio Ciccarelli, di 44, di Aprilia. In carcere anche un uomo, residente sul litorale romano, del quale non sono state fornite le generalità.

 

C’è anche l’intimidazione ai danni dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Aprilia (Latina), Gianfranco Bafundi, tra gli episodi contestati a uno degli arrestati dell’operazione «Lazzaro». Mario Zappone, braccio armato del gruppo e colui che deteneva armi, ordigni e munizioni, è anche considerato l’autore di alcuni colpi sparati contro l’abitazione dell’assessore. Bafundi, a pochi mesi dall’assunzione della delega, aveva limitato i sussidi sociali destinati agli ex detenuti. Mente e organizzatore del gruppo, che estorceva denaro ai commercianti tra Roma, Aprilia e Nettuno, secondo gli investigatori è Antonio Salvatore. La banda, utilizzando violenza e minacce, effettuava anche il recupero crediti sollecitato da altri commercianti, come nel caso di un negoziante, F.G., 30 anni, di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, che aveva contattato il gruppo per ottenere soldi vantati da altri commercianti e che si trova ora agli arresti domiciliari. Agli arresti domiciliari anche un uomo di 61 anni, residente a Nettuno e la convivente di uno degli arrestati.

  1. … che il lavoro delle forze dell’ordine sia un lavoro difficile, perch