Convenzione Cri-Ares 118, a rischio 200 lavoratori

«Oggi a mezzanotte, in assenza della proroga della convenzione Cri – Ares 118, almeno 200 lavoratori verranno licenziati. Il personale coinvolto garantisce, con il proprio lavoro, la copertura in emergenza sanitaria 118 almeno 20 postazioni di ambulanza e centinaia di interventi giornalieri». Questo l’allarme lanciato dal
coordinatore della Fp Cgil di Roma e Lazio all’Ares 118 Sergio Bussone.
«Abbiamo continuamente sollecitato la Regione Lazio, i Prefetti di Roma e Latina, la direzione generale dell’Ares ma con il loro imbarazzante silenzio e mancato intervento hanno contribuito all’incertezza lavorativa con danni inimmaginabili nei confronti di
centinaia di migliaia di cittadini laziali i quali dopo la mezzanotte di oggi chiamando il servizio 118 sicuramente non troveranno più le ambulanze a causa del ‘licenziamentò delle lavoratrici e lavoratori della Cri coinvolti – prosegue Bussone -. Ma noi e soprattutto i lavoratori non ci stiamo. Dopo la mezzanotte di oggi, nonostante la scadenza contrattuale, i lavoratori garantiranno il loro quotidiano servizio anche senza essere retribuiti. Le gravi ed irresponsabili conseguenze sul servizio di emergenza 118 devono essere attribuite solo e soprattutto a tutti coloro che con in proprio silenzio e conseguenti inadempienze contribuiscono al permanere
nell’ incertezza e precarietà, ma soprattutto – conclude il sindacalista – mettono a grave rischio sanitario cittadini che, trovandosi in grave disagio sanitario, non potrebbero essere soccorsi».
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