DE ROSSI, GOL CON DEDICA AL SUOCERO UCCISO: POLEMICA

11/09/2008 di

Fischio finale della sfida vinta dall’Italia sulla Georgia, a Udine: Daniele De Rossi viene festeggiato dai compagni per la doppietta che ha deciso il secondo match di qualificazione al Mondiale del Sudafrica.

Il centrocampista romano ha le lacrime agli occhi e in testa una sola cosa: la dedica al suocero, alla quale tiene particolarmente e che innescherà una serie di polemiche. De Rossi questo non lo sa e, nella sala stampa dello stadio Friuli, rivela: «Dedico i gol a mio suocero, al quale volevamo tutti bene. Questa dedica l’avevo in mente già dalla Supercoppa italiana, quando segnai all’Inter». Il padre della moglie dell’azzurro, Massimo Pisnoli, è stato ucciso dopo una rapina, presumibilmente dai complici (proprio ieri sono stati arrestati i due presunti killer): per questo l’omaggio del match-winner contro la Georgia solleva innanzi tutto la protesta del Sap, il sindacato di polizia. Che replica prontamente, con un comunicato molto duro. «Da un giocatore importante come De Rossi, che con le sue opinioni può influenzare soprattutto i giovanissimi, ci aspettavamo parole più caute – fanno sapere dal Sap – visto che, sulla morte violenta del suocero, ci sono inchieste della magistratura in corso». Il sindacato di polizia va anche oltre: «Tenuto conto che in questi giorni si ricorda la strage dell’11 settembre sarebbe stato più opportuno dedicare quei gol alle vittime della violenza». Il giocatore non ha voluto controreplicare alla nota del Sap, ne ha parlato con i compagni di ritorno da Udine e poi più nulla. Sulla vicenda è intervenuto oggi anche don Mario Lusek, che ha accompagnato le Nazionali azzurre alle recenti Olimpiadi di Pechino. Il sacerdote, tuttavia, non è entrato troppo nel merito della vicenda, limitandosi a un «De Rossi parla del suo vissuto personale». Poi ha aggiunto: «Va rispettato il suo dolore, come va rispettato il dolore dei parenti delle vittime della violenza». «È difficile esprimere un giudizio sul dolore altrui – ha spiegato don Lusek – Come si fa a giudicare le parole di De Rossi? Su suo suocero si esprimono la giustizia terrena e quella divina, ciascuno di noi ha un dolore diverso dall’altro, ma il dolore è dolore, così come ognuno risponde della propria coscienza». «Non conosco il rapporto tra De Rossi e suo suocero – ha concluso don Lusek – ma io ho rispetto per tutti: per chi ha perso una persona cara e per chi soffre».