Tia, Pannone: “Di Giorgi faccia chiarezza”

Le migliaia di bollette recapitate a maggio sono in realtà l’effetto degli accertamenti effettuati dall’Ufficio Tributi del Comune di Latina circa un anno e mezzo fa e, probabilmente, sono in gran parte legittime; ciò che non quadra è perché siano state emesse da Latina Ambiente, dato che il lavoro lo ha fatto il Comune e nessun merito può essere attribuito alla società concessionaria.
Ma la questione vera attiene il destino stesso della società che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia della
città. Nessuno fino ad oggi ha effettuato i dovuti controlli, a cominciare dalla Commissione municipale,
passando per l’approvazione di piani finanziari esorbitanti, fino alle omesse verifiche sulle modalità di
raccolta e conferimento della differenziata e sui rapporti con altre società.
Il neo sindaco non può limitarsi ad invitare gli utenti a sospendere i pagamenti, deve dare risposte concrete e
chiare, dato che l’intera vicenda risulta sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica.
Entro giugno verranno emesse e recapitate le bollette TIA 2010 (questa volta dal Comune) e si annuncia
una nuova stangata, anche se ci dovrebbero essere delle novità a favore dei cittadini, dato che da un lato, a
seguito degli accertamenti, l’importo dovrebbe essere suddiviso tra più utenti, dall’altro, la spesa del PEF
andrà decurtata dal costo previsto da Latina Ambiente per la gestione delle fatture (oltre 300.000 euro).
Staremo a vedere. Intanto i quesiti sono tanti, ad esempio: a quanto ammontano i debiti di Latina Ambiente
nei confronti di fornitori e ditte in sub appalto? Quanti sono i dipendenti e come sono stati assunti? Come
sono distribuiti gli incarichi? Quanto costa il CdA? Come funziona la raccolta differenziata e quali introiti ne
derivano? Chi e cosa ha controllato l’operato del gestore? In che stato è il parco mezzi? Funzionano le isole
ecologiche? Quanto sono costate le campagne pubblicitarie e quali risultati hanno portato?
Su queste domande, parafrasando il suo slogan, sfido il sindaco a svelare cosa intende fare.
Ma intanto sarebbe il caso di pensare ad una commissione esterna ed indipendente che passi al setaccio
l’intera situazione ed individui le responsabilità di un vero e proprio bidone tirato ai cittadini.
La mia opnione e’ se vuoi le risposte e’ inutile che chiedi al sindaco. Fai prima a sapere la verita dall’antimafia ah ah ah ah ah quelli si che ti possono dire la verita’ visto la mottagna di soldi che gira su queste questioni