Omicidio Buonamano, ecco il perché dell’ergastolo a “Patatone” Di Silvio

19/05/2011 di
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Una faida tra gruppi e non un debito di 5.000 euro dietro all’omicidio di Fabio Buonamano. E’ quanto emerge dalle 32 pagine delle motivazioni della sentenza con la quale Costantino Di Silvio, detto Patatone, è stato condannato all’ergastolo. Il giudice Nicola Iansiti descrive le circostanze dell’omicidio e il motivo per il quale è stata applicata la massima pena.

Ma resta ancora il dubbio sul movente. «E’ assurdo che un importo non elevato abbia determinato un’improvvisa e pressante richiesta di restituzione».

«Stando alle testimonianze, Patatone avrebbe chiesto di uccidere un avvocato che aveva denunciato il giovane Di Silvio, facendolo condannare pochi giorni prima». L’accaduto, secondo il giudice, «si può considerare un vero e proprio agguato». La certezza del movente però non c’è, per questo non viene accolta la richiesta del pm di attribuire l’aggravante dei motivi abietti.

Secondo Iansiti «le motivazioni sono riconducibili ad una lotta tra due clan malavitosi, rom e non rom, tant’è vero che Buonamano viene ucciso a poche ore dall’omicidio Moro e dal tentato di Ciarelli». E’ stata riconosciuta appieno la premeditazione: «Un’azione studiata, anche sulla scelta del luogo isolato», secondo il giudice, che ne vede la prova in quel lasso di tempo tra la decisione e l’azione. In sede di interrogatorio Patatone, senza che nessuno gli ponesse la domanda, scagiona lo zio, «per cinque volte dichiara l’estraneità di Romolo, l’obiettivo della difesa di ridurre le responsabilità di Costantino, in realtà rafforza la tesi della premeditazione».

 

 

 

 

 

  1. Sono contrario alla pena di morte, però mi piacerebbe che regolassero i conti tra di loro. Un luogo ideale dove poterlo fare senza che vi vadano di mezzo innocenti? Il comune di Lt non lo vedo male…, pure la provincia di Lt, palazzo migno.. grazioli idem.

  2. Chiediamo al nuovo Sindaco Di Giorgi di costituire in sede di giudizio il Comune contro queste persone, che infangano e impudritiscono la nostra città.
    Si può fare?

  3. A giovanni Di Giorgi si dovrebbe chiedere perchè queste persone andavano in giro ad attaccare i suoi manifesti durante la campagna elettorale, altro che….

    Questa città si merita questa gente e queste cose, aprite gli occhi e fatevi delle domande!

  4. Finalmente ce ne stiamo accorgendo.
    Hanno vessato e danneggiato tanti giovani, psicologicamente ed economicamente!
    I sindaci e le Forze dell’ordine che hanno fatto?

  5. speriamo che la legge e le istituzioni continuano a nn farli piu vivere a sti zingari che è tutta un’altra razzaccia e che patatone rimane a vita dietro le sbarre e che il boss lo fa in carcere ……….balordi………tradfitori ……..