Forte: “A Latina risultato straordinario del Pd”

19/05/2011 di
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di Enrico Forte *

All’indomani dell’esito del voto, è opportuna una riflessione a caldo su quanto accaduto. Queste elezioni ci danno il segno che il centrodestra non è invulnerabile: lo testimoniano le vittorie a Itri e Roccasecca, la plebiscitaria conferma a Pontinia e lo straordinario risultato di Latina, dove mai un candidato sindaco del centrosinistra aveva raccolto più del 35 per cento al primo turno. Tutto questo ci segnala che abbiamo la possibilità di sconfiggere centrodestra, schieramento che oltre alle divisioni interne mostra essersi interrotto il rapporto di fiducia quasi cieca con l’elettorato.

Il risultato del centrosinistra, e del Partito Democratico in particolare, è ancora più straordinario se teniamo conto che in provincia il Terzo Polo non esiste, e l’Udc è un partito appiattito sulle posizioni del Pdl.

Il Pd vince dove si dimostra generoso, capace di alleanze ampie come a Itri, e dove sperimenta ipotesi concrete di rinnovamento, come ad esempio la scelta di candidare Barbara Petroni a Roccasecca, una donna, il che non è un fattore secondario, autorevole esponente provinciale del partito. A Pontinia è stata premiata ancora una volta la capacità di amministrare e il buon governo del sindaco Tombolillo e della sua maggioranza, e a Latina è stato ottenuto un grande risultato anche in termini numerici, grazie lavoro
compiuto in sintonia con Claudio Moscardelli che ha mostrato i limiti del centrodestra, e in primo luogo del Pdl, oggi più che mai costituito dalla mera somma preferenze, che fanno venir meno il voto ideologico presente in passato. Il Pdl è si è trasformato da partito in macchina elettorale, in virtù di meccanismi ormai consolidati per il recupero dei consensi, e si attesta abbondantemente sotto il 30 per cento, rappresentando sostanzialmente solo la ex Forza Italia, con la componente ex An ridotta a testimonianza.
Ottimo invece il risultato del Pd che somma al lavoro dei singoli candidati oltre 3000 voti senza preferenze espresse: un voto d’opinione al partito che dobbiamo coltivare e su cui lavorare.

Il nostro partito è invece in difficoltà dove, come a Terracina, non è in grado di costruire un quadro di alleanze che parta dal nucleo del centrosinistra, non solo per responsabilità proprie, e non scalfisce il blocco che vede le forze che si richiamano allo schieramento di centrodestra nazionale sfiorare l’80 per cento. Quando il Partito Democratico si chiude nella sua visione interna, viene ritenuto una forza non utile al governo delle città.
A Norma abbiamo mancato una grande occasione e dobbiamo interrogarci sul fatto che il rinnovamento è un tema che va posto all’ordine del giorno del nostro dibattito e della nostra azione politica. Cominciando da Latina e passando per l’amministrazione provinciale, il Partito Democratico deve svolgere una rigorosa azione di opposizione che deve altresì mostrare la capacità di presentarsi come alternativa di governo in grado di avere visione politica, progettuale e di opportunità per favorire il ricambio di una destra in grande difficoltà. Il Pd non deve disperdere il grande patrimonio umano che ha accompagnato questa consultazione elettorale e quindi dobbiamo valorizzare ed impegnare quanti hanno sostenuto con passione entusiasmo e capacità la nostra causa.
Saremo da subito impegnati a fondo nella contesa referendaria, perché i temi contenuti nei quesiti hanno un rilievo politico decisivo, anche e soprattutto con riferimento alla nostra realtà provinciale: l’acqua pubblica e il no al nucleare devono contraddistinguere la nostra azione nei prossimi mesi e quindi ci spenderemo fino in fondo, convinti che l’esito dei referendum rappresenterà il tramonto della destra in provincia di Latina.

* Segretario provinciale PD Latina

  1. A Latina basteranno appena 6 mesi per riportare la maggioranza di centrodestra al 70% dei consensi,quel 10% di voto disgiunto che vi siete accaparrati sapete benissimo che è dipeso da trame congenite al centrodestra,quel 10% tornerà al legittimo proprietario grazie a quel processo di epurazione e di cambiamento che è iniziato nel centrodestra!Il dato da cui dovrete ripartire è quel 18,71% incassato dal PD,non potendo calcolare nemmeno la percentuale della lista “Si per Latina” perchè l’eletto di turno(sig.Patarini) non ci metterà molto a vendersi alla maggioranza….perciò iniziate a lavorare facendo una sana opposizione,sono sicuro che sarete bene all’altezza dell’incarico affidatovi da Popolo di Latina!

  2. calandrini, malvaso, maietta, fanti, tiero e chi peggio ne ha più ne metta: preparatevi allo stesso destino di zaccheo

  3. Dai Forte che un paio di favorini per appoggiare Di Giorgi te l’avranno promessi.
    E SU NON FARE IL TIMIDO CHE TANTO LO VENIAMO A SAPERI.
    Fessi si ma pirla proprio no!

  4. Salve al momento ufficiosamente Di Giorgi è il nuovo sindaco di latina, qualcuno a me e mia madre però deve spiegare che fine hanno fatto i nostri voti dato che alla mia sezione non sono usciti…….. pronto ad andare fino in fondo alla vicenda. Latina 20/05/2011 uguale al 20/05/1994 tutto uguale anzi forse anche peggio a chi non crede si prenda le foto e verifichi i dati visibili.
    A noi non servono le metropolitane, i grattaceli, non ci serve la luna, ci servono strade sicure, mezzi funzionanti, un mare accesibile dato che tra un pò non avremo più neanche quello visto l’erosione del mare (Lo dicono studi geologici) strutture scolastiche,università, sanità e pubblica sicurezza. Secondo voi questo a latina si trova?
    E il lavoro?

  5. A Forte…fai ridere!! il PD è rimasto inchiodato al suo 18% punto!
    Ora inizierete con la solita solfa dell’ analisi del voto e bla bnla bla ..non siete l’ alternativa che vogliamo!!!!