Elezioni, silenzio violato: Facebook, sms e telefonate

15/05/2011 di
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Il silenzio sarebbe dovuto per legge, ma a quanto pare anche in questo caso la legge non viene rispettata. La pubblicità elettorale e gli appelli al voto dovevano essere sospesi dalla mezzanotte di sabato. E invece molti candidati hanno continuato a fare la campagna elettorale senza alcun ritegno, nel pieno disprezzo delle regole.

Su Facebook è un tripudio alle illegalità: oltre agli appelli al voto sono ancora visibili anche le pubblicità elettorali a pagamento, che dovevano essere rimosse venerdì sera. Per non parlare degli sms, telefonate, materiale cartaceo elettorale. Pessimo esempio di senso civico.

  1. Anarchia pura non sanzionata, una vergogna per la sedicente patria del diritto.

  2. Intanto fuori alcuni seggi di periferia sono stati individuati personaggi che offrono soldi per votare il loro candidato. Ormai e’ l’argomento del pomeriggio, in centro non si parla di altro. Latina ormai come napoli.

  3. Non e’ una diceria, lo ha addirittura affermato un presidente di seggio.

  4. Concordo sulla gravità della compravendita del voto, a cui si aggiunge il fatto delle matite non indelebili con cui si sta votando in alcune sezioni: la cosa è stata denunciata da più persone. Mentre sul silenzio elettorale, la legge che lo disciplina dice quanto segue:
    1. Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali
    murali o altri e manifesti di propaganda.
    2. Nei giorni destinati alla votazione altresì è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali.

    Quindi sono vietate le riunioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico (ma non in casa), le nuove affissioni, i comizi. Un’altra legge vieta la pubblicità radiotelevisiva, ma non le telefonate (quelle a viva voce, mentre sono vietate quelle registrate) o gli sms, e nemmeno le riunioni in luoghi privati (se un candidato vuole invitare gli elettori a casa sua può tranquillamente farlo). In realtà non è vietata nemmeno la distribuzione di materiale elettorale, questa è la ratio del comma 2 che vieta “altre forme di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri”, ovvero al di fuori di quel raggio si può fare.

    Forse farebbe bene un po’ di silenzio elettorale in più, ma a rigor di norma questi sono i divieti.

  5. ma allora non avete compreso (o fate finta) che quel mondo fatto di regole civili e democratiche non esiste più, VIGE LA LEGGE DEL PIU’ FORTE.

    Siete andati a votare? Bene/male avete consegnato la vostra vita nelle mani di manipolatori della realtà.