Disabili di Latina, appello a tutti i candidati

il Gruppo Area Disabilità di Latina, in occasione delle elezioni comunali di maggio, sente l’esigenza di avanzare, ai candidati sindaco dei vari schieramenti, tre importanti richieste con l’auspicio che vengano portate avanti le istanze a tutela dell’intera utenza.
1) Etica e professionalità: come qualità necessarie per affrontare uno dei settori più delicati delle politiche cittadine è necessario garantire la presenza di figure che riconoscano la centralità della persona negli interventi e che, oltre alle competenze, si distinguano per rigore, sensibilità, trasparenza, disponibilità al dialogo con l’utenza e le sue rappresentanze;
2) Partecipazione politica: Occorre superare la visione gerarchica della elaborazione delle scelte e garantire percorsi di condivisione e partecipazione che portino la nostra città a livello delle altre esperienze comunali italiane. Occorre riconoscere e valorizzare, dunque, la ricchezza di esperienze di vita degli utenti attraverso la istituzione di un tavolo comune per un confronto stabile, strutturato, in cui proporre, elaborare, condividere insieme ad altri soggetti interessati all’area di intervento i maggiori impegni nell’ambito della disabilità;
3) Autonomia e assistenza come strumenti di libertà per il disabile e la sua famiglia: investire in ulteriori risorse umane ed economiche da destinare alle situazioni di fragilità, stimolare percorsi lavorativi, aumentare le ore di assistenza nei casi impegnativi e abbattere gli ostacoli che le barriere architettoniche presentano nella quotidianità.
Il Gruppo Utenti Area Disabilità Latina: Alberto Cardosi, Maria Parlapiano, Elisa Galluccio, Anna Torsello Quarantelli, Luigi Morelli, Gemma Carluccio, Lucia Corteggiani, Francesca Esposito, Ilaria Cosentino, Jusi Pomenti, Patrizia Garolla, Cinzia Pilch.
Richieste importanti che saranno sottoscritte da tutti.
Io non ritengo che i nostri servizi sociali siano stati all’altezza di una città importante e complessa come LAtina, a differenza di quanto sostenuto dagli ex assessori al setttore (Cirilli, Di Giorgi, Galetto)
Lo stanziamento per il welfare rimane molto al disotto della media dei Comuni itaiani (non arriva al 10%), il numero di assistenti sociali è assolutamente sottodimensionato (secondo le atttuali proposte regionali dovrebbero essere almeno 12 e oggi sono 6) l’offerta dei centro diurni può essere rafforzata, le ore di assistenza domiciliare in 17 anni siano rimaste le stesse (6 di media).
Il taglio di alcune spese superflue, il recupero dell’evasione da alcuni tributi (innanzitutto le concessioni pubblicitarie), il risparmio sulla bolletta energetica sono le possibili coperture per trovare le necessarie risorse economiche. Emilio Ciarlo (Pd Latina)
Qualcuno sa se l’iniziativa ha avuto seguito?