Giornalisti senza bavaglio, apre lo sportello anti-querele

09/05/2011 di
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Uno sportello anti-querele, che aprirà nelle prossime settimane nella capitale all’associazione Stampa Romana, e poi sarà avviato anche in altre città, come Milano e Napoli «per continuare a proteggere i giornalisti da ogni bavaglio. Siamo consapevoli di quanto sempre più negli ultimi anni gli attacchi al diritto di cronaca siano passati anche attraverso le querele». Così Roberto Natale, presidente della Fnsi ha oggi presentato l’iniziativa, realizzata fra gli altri, con Stampa Romana, l’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, associazioni come Articolo 21, Libera Informazione, l’osservatorio Ossigeno, Open society Foundations e la consulenza di vari studi legali.

Lo sportello gratuito, che a Roma «dovrebbe essere pienamente attivo da giugno – ha detto Paolo Butturini, segretario dell’associazione stampa romana – è stato pensato anche per quei colleghi freelance che sono più facilmente vittime di minacce».

Per Natale «questo sarà sia uno strumento che agirà sia sul piano pratico, offrendo agli operatori dell’informazione assistenza legale (fra i consulenti avvocati come Oreste Flamminii Minuto, Giulio Vasaturo, Domenico D’Amati e Bruno Del Vecchio) »contro ogni forma di censura e di autocensura«, sia sul piano politico – istituzionale, chiedendo la modifica delle norme legislative attualmente in vigore in materia di querele. Un’ottima base di lavoro in questo senso è disegno di legge presentato da Gaetano Pecorella ed Enrico Costa». Flamminii Minuto ha sottolineato la necessità di questa riforma: «L’Italia non è un paese libero e non lo sarà mai se l’informazione non prenderà coscienza del proprio ruolò».

Vasaturo spera che lo sportello antiquerele «faccia emergere un sommerso di pressioni indebite a quei giornalisti, anche nel Lazio, che si espongono agli attacchi dei poteri forti, non solo mafiosi».

  1. ottima iniziativa, di giorno in giorno la stampa libera viene umiliata da censure di regime.