Ponza, volontari anticaccia presi a bastonate

02/05/2011 di
ponza_chiaia_di_luna

Questa mattina alcuni bracconieri-cacciatori, infastiditi dal campo condotto dalla LAC Lega per l’Abolizione della Caccia sull’isola di Ponza, punto cruciale della migrazione primaverile degli uccelli in pieno svolgimento in queste settimane, sono passati dalle consuete minacce alle vie di fatto e hanno aggredito tre volontari a bastonate, mandandoli al pronto soccorso con contusioni varie e sospetto trauma cranico.

 

Gli energumeni, portati all’esasperazione dalla costante presenza dei volontari LAC su Piana d’Incenso, dove si concentra il passo delle quaglie e di conseguenza la pressione venatoria illegale, hanno approfittato della momentanea assenza delle forze dell’ordine per scagliarsi su un fotografo norvegese, una ragazza e un giovane volontario con inaudita violenza, non per niente sono risultati poi in parte noti alla giustizia per precedenti episodi.

 

Il responsabile provinciale della LAC ha potuto consegnare ai Carabinieri documentazione video dell’aggressione e i responsabili sono stati prontamente identificati e saranno chiamati a rispondere dei loro atti. La sorveglianza antibracconaggio continua sull’isola per tutta la durata della migrazione.

LE REAZIONI – «Ai volontari aggrediti esprimiamo la nostra solidarietà. Questo vile atto poteva avere esiti ancora più drammatici». Così il vicepresidente della Lipu Fulvio Mamone Capria, dopo l’atto di violenza che ha visto come protagonisti tre attivisti della Lega Anticaccia e del Cabs (Committe Against Bird Slaughter). «Siamo molto preoccupati – continua Mamone Capria – e chiediamo alle forze dell’ordine di continuare nella loro azione di repressione del bracconaggio per porre fine a un fenomeno ormai non più tollerabile». Gli attivisti, denuncia la Lipu, sono stati presi a bastonate sull’isola pontina. L’aggressione arriva a poco più di un mese dalla distruzione delle reti per l’inanellamento scientifico denunciata dalla Lipu. «Questi fatti sono gravi anche perchè danneggiano in modo pesante il turismo. Se non si fermerà al più presto questa spirale di violenza e illegalità – aggiunge in una nota il vicepresidente della Lega per la protezione degli uccelli – le isole pontine e dell’arcipelago campano, come Ischia e Procida, rischiano di essere espulse dal circuito turistico internazionale. Sparare in questo periodo è pericoloso per i turisti già presenti ed è un enorme danno all’avifauna durante il delicato periodo di migrazione degli uccelli». Mamone Capria ha ringraziato il Coordinamento provinciale del Corpo dello Stato di Latina e il Nucleo Antibracconaggio, autori di continui blitz a Ponza e nell’isola di Palmarola. «Chiediamo di non abbassare la guardia – conclude – per evitare che il nostro Paese, nella difesa della fauna, torni indietro di qualche decennio».

  1. Ma possibile che a tutt’oggi malgrado le reiterate minacce perpetrate anche negli anni precedenti non vi sia un presidio della guardia Forestale o qualche pubblico ufficiale o semplicemente una normale forma di tutela per questo inestimabile patrimonio naturalistico che sono gli uccelli migratori ? Cosa ci vorrà per far smettere questi facinorosi dalle loro croniche azioni di bracconaggio ? Scommetto che dopo la fine del campo da parte dei volontari tutto tornerà come prima. Chi darà un segno della civiltà di questo bistrattato paese !

  2. per far smettere i bracconieri a sparare e mettere trappole resta desolatamente un solo segno . che tutta l’isola sia riempita di cemento : in tal caso per incolumità pubblica la caccia si estinguerebbe naturalmente. che tristezza vivere in un paese incivile .
    Patrizia

  3. Per quanto sia a favore della caccia, svolta in modo da salvaguardare tutte le specie esistenti, in modo assolutamente sicuro e corretto, questi personaggi li prenderei a fucilate!!!
    Non è possibile che si dia la patente da caccia a questi esseri.
    Quando si mettono delle armi in mano a delle persone si dovrebbe fare OBBLIGATORIAMENTE una visita psicologica, per vedere se il soggetto è sano o meno.
    Adesso ai volontari è andata bene (per modo di dire) , ma se mettiamo caso avessero sparato a questi volontari adesso come sarebbe andata a finire?

  4. La soluzione più semplice? BOICOTTARE IL TURISMO A PONZA IN TUTTE LE SEDI!

  5. Io vieterei la vendita ed il possesso di armi nel modo piu’ universale. E’ una vergogna!!!

  6. Vorrei dire due cose a chi ha risposto, boigottiamo il turismo, per due pazzi vuoi fare morire di fame 3000 persone oppure qualche Isolano ti ha trattato male non penso proprio,poi quella di cementare l’isola, fà solo ridere vedi l’ ignoranza più totale di chi non conosce cos’è un isola ,anzi direi a chi a scritto ciò di farsi un giro a Ponza e poi mi dice se dell’idea di cementarla, Io ivece voglio promuovere le isole Poziane per al meraviglia che sono, e voglio dire alle autorità locali di Istituire un corpo forestale che possa combattere questi episodi poco edificanti, vieterei completamente la caccia non è ammissibile che nel 2011 si debba sparare a dei poveri uccellini, vorrei che i poveri uccellini potessero sparare a quei ?????????? saluti a tutti.

  7. Il mondo sta andandoi al contrario, si privilegiano i depravati guardate la manifestazione gay a roma offendendo anche il papa, si vorrebbe la droga libera, e poi magari si e’ contro la caccia che e’ una cosa nata con l ‘uomo e con l uomo morira’ mettetevelo bene in zucca la caccia non riuscirete mai a farlòa chiudere!! i finocchi a roma si, e la caccia no , che bella cosa e magari sono gli stessi che votano contro la caccia ma jatevennn

  8. Di solito ne ho trovati molti , chi e’ contro la caccia fateci caso, o sono comunisti o di sinistra scanzafatiche

  9. Lascio una chicca trovata su youtube, una registrazione dove si sente l’assessore alla caccia della provincia di vicenza, il cacciatore spigolon, istigare la polizia provinciale a non rispondere alle richieste delle guardie zoofile volontarie, perchè sono talebani che vessano i poveri cacciatori.