ELEZIONI/TUTTI I NUMERI, INFORMAZIONI E DATI

26/05/2007 di
Saranno complessivamente 100.391 i cittadini di Latina chiamati alle urne domenica e lunedì per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. Di questi, 48.335 maschi e 52.056 donne distribuiti per un totale di 115 sezioni.

 
CANDIDATI A SINDACO

Otto i candidati a sindaco sostenuti complessivamente da 24 liste. Vincenzo Zaccheo, sindaco uscente, resta il candidato della Cdl, sostenuto anche da Democrazia Cristiana per le autonomie, Azione sociale, Fiamma Tricolore, Nuovo Psi, Partito dei pensionati, Movimento per l’autonomia e Partito Repubblicano italiano.
 
Sul fronte opposto, il centrosinistra schiera Maurizio Mansutti sostenuto dalla lista Insieme con Mansutti, dai Ds (con una lista formata anche da candidati di Sdi e Mre), Margherita, Rifondazione comunista e Verdi.
 
Fabrizio Cirilli (attuale consigliere regionale dimessosi da An) si presenta invece con una lista civica Progetto per Latina, sostenuta da Giovani per Latina, da Udeur e Italia dei valori. Infine, Antonio Flamini per la Democrazia cristiana; Nando Cappelletti per Latina sociale; Alessandro Catani con la lista Per Latina; Carmine Bennato con Italiani nel mondo; Ruggero Mantovani di Alternativa comunista.
 
 
CANDIDATI AL CONSIGLIO
 
Per il rinnovo del Consiglio comunale sono in lizza 24 liste, per un totale di 856 candidati, ma ancor più numeroso è il contingente dei candidati che vogliono conquistare le sette circoscrizioni della città pontina: ben 1.475 candidati suddivisi in 99 liste.
 

 
QUANTO SI GUADAGNA
 
Le indennità per i consiglieri sono superiori ad uno stipendio medio. Gli stipendi: seimila euro mensili per il sindaco, 4mila 500 per il vice sindaco, 3mila 600 per il presidente del Consiglio comunale e per tutti gli assessori, un massimo di 2.024 euro per ciascun consigliere, comprese le presenze in commissione e in Consiglio.
 
 
 
ORARI E NUMERI
 

Nel giorno di domenica 27 maggio le urne saranno aperte dalle 8.00 alle 22.00 (gli elettori che a tale ora si troveranno ancora nei locali del seggio saranno ammessi a votare). Lunedì 28 maggio la votazione inizierà alle ore 7.00 del mattino e si protrarrà fino alle 15.00. A chiusura delle urne inizierà lo spoglio delle schede.

 
Per le persone disabili sarà attivo un Servizio di Navetta a chiamata presso la Segreteria del Comune: 0773.652305
 
 
COME SI VOTA
 
 
Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti

  
Il sistema di voto adottato è quello proporzionale. L’elettore può tracciare un solo segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato sindaco. In questo caso il voto si intende attribuito solo al candidato.

In realtà la legge consente altre tre alternative:

1) segno solo sul contrassegno di lista. In questo caso il voto si intende dato sia alla lista sia al candidato sindaco collegato;
2) segno sia sul contrassegno di lista sia sul nominativo del candidato sindaco collegato. Anche in questo caso il voto va ad entrambi;
3) segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato sindaco e un altro segno sul contrassegno di una lista ad esso non collegato. E’ questo il caso del cosiddetto voto disgiunto. Ovvero il voto si intende attribuito sia al candidato sia alla lista non appartenente allo stesso schieramento politico.

A differenza del voto nazionale è possibile indicare un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere. E’ necessario scrivere il nominativo sulla riga posta alla destra del contrassegno della lista di appartenenza. Il voto, in questo caso, è attribuito, oltre che al singolo consigliere e alla lista, anche al candidato sindaco collegato, a meno che l’elettore, utilizzando il voto disgiunto, abbia indicato un candidato sindaco diverso.

 

L’attribuzione dei seggi è fatto in modo proporzionale, pur con la correzione di un premio di maggioranza e dopo l’elezione del sindaco che può avvenire al primo turno, in caso di maggioranza assoluta, oppure successivamente al ballottaggio. 

L’elezione al primo turno può avvenire se il candidato ha ottenuto più del 50%. In questo caso si aprono tre ipotesi.
La lista di appoggio ha anch’essa superato il 50%: è attribuito un premio di maggioranza fino alla concorrenza del 60% dei seggi.
La lista – a causa del possibile voto disgiunto – non raggiunge il 50% dei voti: non scatta il premio di maggioranza e la ripartizione dei seggi del consiglio è effettuata in modo proporzionale.
Infine la lista che appoggia il sindaco supera il 60% dei voti: anche in questo caso si ricorre al metodo proporzionale senza il premio.

  
Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti

Per questi Comuni si utilizza il sistema maggioritario, almeno per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi alla lista vincitrice. Il collegamento tra candidato sindaco e lista di appoggio è diretto. L’elettore può esprimere solo una preferenza e solo all’interno della lista del sindaco, non è ammesso il voto disgiunto.
E’ proclamato sindaco il candidato che ha ottenuto più voti. Si procede al ballottaggio unicamente nel caso di parità. In caso di ulteriore parità è eletto sindaco il candidato più anziano.
Alla lista collegata al sindaco vincitore sono attribuiti i 2/3 dei seggi del Consiglio comunale. I restanti seggi sono ripartiti in maniera proporzionale tra le altre liste.