Cancro del kiwi, Coldiretti presenta un piano d’azione
Coldiretti Lazio ha presentato all’assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli, intervenuta ieri al consiglio direttivo dell’organizzazione agricola, proposte per fronteggiare la crisi che stanno interessando due comparti trainanti per l’economia agricola regionale: la produzione del kiwi ed il comparto ovi-caprino.
La batteriosi del Kiwi, è il grido d’allarme del presidente di Coldiretti Lazio Massimo Gargano, «sta distruggendo un settore che è oggi il fiore all’occhiello dell’agricoltura laziale, occorre un intervento immediato e mirato. La nostra regione produce quasi un quarto del prodotto mondiale di Kiwi, che ha anche ottenuto dall’Unione Europea l’importante riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta. Ora le imprese sono in ginocchio». «L’altra crisi, che richiede tutta l’attenzione necessaria ed interventi rapidi, Š quella del comparto ovi-caprino – sostiene Aldo Mattia, direttore di Coldiretti Lazio – che soffre di un prezzo del latte alla stalla che non copre pi— neanche i costi di produzione e che, al contempo, necessita sia di interventi mirati a ridurre i costi di produzione alle imprese, che di azioni promozionali capaci favorire una maggiore possibilit… di penetrazione sui mercati. Inoltre, è importante accorciare i tempi per il finanziamento del provvedimento sul benessere animale». Sulla ‘vertenza ovicaprinà l’assessore Birindelli intende procedere, secondo una nota di Coldiretti, «con la costituzione del tavolo istituzionale permanente per condividere le linee di azioni necessarie per uscire dalla crisi puntando su un prezzo equo del latte, sulla promozione dei prodotti a marchio e sull’assistenza tecnica alle impresè. Mentre per il kiwi, secondo l’assessore, »l’approvazione della Legge 2/2011 sulle fitopatie è base e strumento per affrontare il problema. Occorre consolidare – ha concluso – i compiti del Tavolo regionale, monitorando la situazione per la redazione di un Piano per l’eradicazione della malattia e per poter, quanto prima, procedere all’erogazione dei contributi di ristoro dei danni agli agricoltori colpiti, coordinare la ricerca regionale in materia e verificarne la coerenza con quella nazionale anche per il reperimento, con il governo nazionale, di ulteriori risorse«.