Confindustria: “Lenta ripresa dell’occupazione”

06/04/2011 di
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«Nel Lazio le forze di lavoro sono 2,488 milioni (+1,6%) e rispetto al 2009 si rileva un incremento dello 0,7% del numero di occupati (2,257 milioni) ma anche un significativo aumento del numero dei disoccupati, pari a +11,3% (232 mila). Il tasso di attività regionale si attesta al 65,3% (+0,3 punti percentuali rispetto al 2009), quello di occupazione passa da 59,4% a 59,2%, mentre salgono quello di disoccupazione (9,3%) e quello di disoccupazione giovanile (31,1%), rispettivamente di 0,8 e 0,5 punti percentuali». È quanto si legge nalla newsletter di Confindustria Lazio relativa all’occupazione nella regione nel 2010.

«A Roma e provincia è localizzato il 75% dei lavoratori della regione e, nel 2010, si osservano aumenti dell’1,6% per la forza lavoro (1,874 milioni) e dello 0,5% per gli occupati (1,703 mila) – prosegue – In linea con il trend regionale è anche l’incremento del 13,9% del numero dei disoccupati (170 mila). Sul territorio si registra un tasso di attività del 67,5% (+0,1 punti percentuali rispetto al 2009), un tasso di occupazione del 61,3% (-0,5 punti percentuali), un tasso di disoccupazione del 9,1% (+1 punto percentuale) ed un tasso di disoccupazione giovanile del 30,5% (-0,2 punti percentuali)».

«Nell’anno osservato, in provincia di Latina, si rileva un incremento dell’1,8% delle forza lavoro (229 mila) e del 2,2% degli occupati (205 mila) ed anche una contrazione dell’1,1% del numero di disoccupati (24 mila) – continua Confindustria – Inoltre il tasso di attività (60,6%) cresce di 0,6 punti percentuali, quello di occupazione (54,2%) fa rilevare un incremento di 0,8 punti percentuali e, al tempo stesso, si assiste ad una contrazione del tasso di disoccupazione (10,6%, -0,3 punti percentuali) ma anche ad un rilevante aumento (+4,6 punti percentuali) di quello di disoccupazione giovanile (34,6%)».

  1. La confidustria ci spieghi come fa a dire che c’un lieve aumento dei lavoratori, se poi aumenta a loro dire la disoccupazione del 14%ca. O anche loro fanno il gioco delle tre carte facendo ipocrite dissertazioni di becera alchimia fra i lavoratori occupati, non occupati e disoccupati. Perche per chi non lo sa’ i lavoratori con contratti precari e quelli con contratti a chiamata, anche se lavorano solo un giorno l’Anno non figurano fra i disoccupati, bensi’ fra i lavoratori non occupati !!! CHIARO? Ipocriti, Ipocriti, Ipocriti. Questi fenomeni giocano sulle parole e sulla pelle della gente.

  2. Confindustria fa parte di questo sistema “distorto e venduto”, contro i cittadini, non può che fare proclami di parte (è di parte infatti), esaltare le piccole crescite e minimizzare i veri problemi. Rappresenta solo una parte minima delle aziende (come altre associazioni) e non certo la parte davvero sana e produttiva.

    L’unica osservazione che viene in mente è che la loro propaganda (dichiarzioni) sono talmente inaffidabili e ridicole (alla Mister B. “va tutto bene non c’è crisi, comprate e divertitevi”) che si capisce FIN TROPPO BENE che non vi è una vera opposizione, che chi dovrebbe VIGILARE E replicare (giornalisti, politici, sindacati) inciuciano persino alla luce del sole.