Scoppia il caso Pennacchi, candidato con Futuro e Libertà?

02/04/2011 di
antonio_pennacchi
Dopo la notizia della possibilità di una candidatura di Pennacchi con il Fli, scoppia il caso. «La scelta di un candidato per le elezioni amministrative è difficile: occorre trovare il giusto mix tra presentabilità, rappresentatività, preparazione e soprattutto conoscenza del territorio». È quanto si legge in un editoriale firmato da Fabrizio Penna, membro della segreteria politica di Fli, pubblicato sul sito www.areanazionale.it.
«A Latina – scrive – ci sarebbe la possibilità di individuare il personaggio che risponda all’ambizioso identikit. Poche persone, infatti, conoscono la propria città così come Antonio Pennacchi, intellettuale e provocatore che ha commosso il pubblico e convinto la critica con il suo romanzo il ‘Fasciocomunistà, in cui trapela l’amore dello scrittore per il suo territorio. Purtroppo, le migliori intuizioni non sempre vengo accompagnate dalla razionalità e rischiano di essere rovinate. Così è stato per la notizia di Pennacchi candidato con Fli nell’imminente tornata elettorale di Latina».
Intanto Pennacchi è stato intervistato dalla rivista web “Il Futurista”:
Quanto è fasciocomunista l’idea della lista Pennacchi-Fli?
Ma quella del fasciocomunista è e rimane soprattutto un’immagine poetica, nata nel contesto di un romanzo. Allostesso tempo, però, è in un certo modo anche un’idea concreta che vuole ribaltare per poi dissolvere una volta pertutte gli schemi concettuali del Novecento: a partire proprio dalle categorie di destra e sinistra che davvero nonesistono più. E, mi ascolti, se vogliamo costruire sul serio questa nuova Italia, quella che rappresentata la gente che continua nonostante tutto a fare il proprio dovere, questo passaggio – lo chiami come vuole lei – è più che mai necessario.
Pennacchi, intende fare di Latina un “laboratorio“?
Qui non c’entra solo Latina. Perché il problema della città è lo stesso del Paese. Abbiamo bisogno di un nuovo pattosociale, di ricomporre le fratture vecchie e nuove. Ma per fare questo occorre porsi una domanda: a chi interessa oggi lo Stato? Di sicuro non a chi sta adesso al governo: che è impegnato a garantire in questo preciso momento solo sestesso, al prezzo degli interessi della collettività. Per questo è necessaria un’alleanza di uomini di buona volontà. Sì,perché quello che si trova davanti non è solo l’antistato ma, mi si consenta, addirittura l’anticristo: perché a parole parla, invocando il Santo padre, di Dio, patria e famiglia mentre in realtà è un vero “drago”.
C’è chi, anche all’interno di Fli, ha definito la sua idea un “suicidio” politico…
Suicidio? Ma suicidio è andare con chi continua a cavalcare solo il proprio di interesse. Suicida è garantire la vittoria dell’antistato. E poi, parlando proprio della mia città, che identità vogliono difendere? Perché dalle mie parte l’identitàè la bonifica dell’agro pontino che diede lavoro ai poveri e non ai ricchi. Non so se per questi difendere l’identità significa sostenere Fazzone o la camorra di Fondi.
Si sostiene che tutto questo potrebbe far perdere consenso.
Ascolti, non si sento rappresentato da questa destra che ha rovinato la mia terra: e francamente non credo che ci possa essere qualcuno che lo sia. L’identità vera è quella di Latina e di  Littoria, l’identità delle bonifiche, dello stato sociale. Quelli che hanno governato qui io li chiamo – ripeto – l’antistato. Insomma se uno vuole bene a questa terradeve stare in qualche modo con me. Non dalla parte dello Stato di Pulcinella. Perché l’eredità delle bonifiche sono io. E lo è anche quella parte di Fli che viene con me…
Ma perché allora non si candida lei in prima persona?
Semplice. Perché non è il mio mestiere e mi farebbe fare un’inversione che risulterebbe fuori luogo. Io però posso incoraggiare un patto tra uomini di buona volontà. E le ragione per raccogliere i “coloni” uniti in ampio fronte ci sono tutte: dal centrosinistra fino ai “fascisti” onesti di Futuro e libertà.

 

 

  1. Che Pennacchi sia un genio intuitivo fuori dalla norma è cosa nota a chi ha conoscenza della cosa pubblica; candidarsi a questa tornata elettorale potrebbe essere il vero elemento di rottura con il passato politico di questa città. Lo vedrei bene come candidato a sindaco. Vi immagginate in cosiglio Pennacchi mettere alla corda con la sua dialettica puntuale epungente i servi sciocchi della vecchia politica, coloro che hanno portato questa meravigliosa città e questo suo splendido territorio alla rovina; e quando dico servi sciocchi mi rivolgo a tutti coloro che sono stati seduti su quei 40 scranni a piazza del popolo e che oggi campeggiano su mega manifesti con lo slogan ” l’esperienza al servizio del cambiamento”. Non so’ quale esperto del marketing sia stato a partorite tale slogan, ma credo che i cittadini di Latina meritino qualcosa di diverso: Pennacchi Sindaco.

  2. Caro Giovanni, non voglio togliere nulla a Pennacchi, anzi merito a chi ha capito che non deve fare quel che non sa fare (e non so se in questa tornata c’è un solo candidato che sappia fare Politica, non politichetta) MA ANCHE FOSSE il migliore ed il più preparato MA COSA CREDI possa fare un solo uomo (ma anche una minoranza) TRANNE CHIACCHIERE INUTILI nel consiglio comunale?
    Credi che dopo che Pennacchi parli e li sputtani si dimettano?
    O che cambino idea?
    BEATA LA TUA INGENUITA’, ci vuole un gruppo trasversale (come ha ben detto Pennacchi) di gente onesta e preparata con una vera e forte base altrimenti (come sarà certamente) si mischierenno solo un pò le carte, cambia la briscola, ma NON LA SOSTANZA della partita truccata e con tanti bari al tavolo.
    Pure questa pseudo SX è frutto di riciclati e compromessi uniti solo per spartirsi le poltrone e l’unico laboratorio di idee e di cittadini a Latina rimane RC ovvero il comitato Q4Q5, quindi se si lavora bene tra 4 anni si potrebbe proporre come REALE alternativa, un pò come è accaduto a Aprilia, per ora puoi solo augurarti di votare la pessima sx per far dispetto alla peggior dx (turarsi il naso?)

  3. Ciao Antonio… sono passati tanti tanti anni, ma Mario non ti dimentica… sei rimasto e restereai eternamente un ‘fascicomunista’ come allora… Ciao

  4. consiglio a tutti un film-documentario
    LATINA-LITTORIA di Gianfranco Pannone
    Guardatelo è veramente bellissimo, anche se ambientato nell’ultimo anno di gestione Finestra si capiscono molte dinamiche della nostra classe politica locale. Guardatelo, e se amate veramente questa città non potrete non commuovervi nel finale.

  5. Mi rendo conto che la proposta provocatoria di Pennacchi sia di difficile attuazione. Ma in essa c’e’ una nuova luce che potrebbe portare alla rinascita dei valori civili e democratici che Latina e questo paese meriterebbero. Gia qualcun’altro ha detto in passato “fuori i mercanti dal Tempio”, e questi non guardava ne a destra ne a sinistra, si rivolgeva erga omnes, cioe’ a tutte le persone per bene non certamente ai POLITICANTI che conosciamo ormai purtroppo molto bene, che con il loro affarismo a solo vantaggio personale, ci stanno rubando, SI RUB ANDO, la dignita’, il futuro e la tranquillita’. Magari fosse possibile combinare il Meglio della Destra e della Sinistra, sarebbe il massimo che si potesse auspicare per il popolo e la gente comune per bene!anche se mi rendo conto non e’ affatto facile soprattutto finche’ saranno Vive alcune generazioni che obbediscono a logiche di Parrocchia ben definite.

  6. La proposta di politica alternativa di Pennacchi potrebbe sembrare una provocazione, sì, ma se ci pensate bene potrebbe anche rappresentare l’unica genialata possibile per aumentare i consensi pro Moscardelli e quindi procentrosinistra. Perché a Latina si vota a destra per abitudine, quasi per vizio, per inerzia. Per paura del nuovo. E così il centrosinistra sembra relegato a un orticello che non crescerà mai.