TRUFFA E LAVORO NERO, VENTI DENUNCIATI

09/06/2008 di

Venti persone residenti a Frosinone, Roma e Latina sono state denunciate in stato di libertà per truffa allo Stato. Scoperti 430 lavoratori in nero o irregolari, quasi tutti identificati. A scoprire la frode fiscale di oltre sei milioni di euro ed il lavoro sommerso è stata la polizia tributaria della alla Guardia di Finanza di Fiuggi, dopo accertamenti durati oltre un anno.

 

 
I militari di Fiuggi, coordinati dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, hanno cominciato a mettere insieme i tasselli della truffa dopo aver ricostruito la posizione fiscale di F.G., di 44 anni, di Alatri, che operando attraverso società edili, aveva creato un meccanismo di occultamento di ricavi che gli ha permesso, negli anni, di nascondere al fisco oltre 3.700.000 euro di Iva e 900.000 euro di Irap, che avrebbe dovuto versare alle casse dello Stato, oltre a non dichiarare, ai fini delle imposte dirette, altri 20 milioni di euro di imponibile. 
 
F.G., al fine di creare fondi neri, necessari a pagare la manodopera in nero attraverso tre imprese, secondo l’accusa ha creato una rete di falsi contratti di sub-appalto con altre società di edilizia risultate inesistenti. Scoperto l’inganno, i finanzieri di Fiuggi hanno ricostruito un giro di oltre sei milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, che ha portato ad aprire diversi fascicoli nelle procure di Roma, Latina e Frosinone. L’accusa per tutti è di frode fiscale. 
 
Le Fiamme gialle hanno inoltre scoperto che gli operai, per la gran parte romeni,
lavoravano quasi esclusivamente in cantieri edilizi a Roma, spesso costretti lavorare senza misure di sicurezza.