Imprenditore accusato di abusi sessuali, il ragazzino conferma tutto

11/02/2011 di
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E’ durato circa un’ora l’incidente probatorio che si è svolto in tribunale sul caso dell’imprenditore Gabriele Marcantoni, accusato i abusi sessuali su un ragazzino di 13 anni. In aula è stato ascoltato proprio il bambino che ha confermato le accuse parlando in “audizione protetta”, ovvero in un’altra stanza rispetto a chi pone le domande. Tramite un auricolare ha la possibilità di ascoltare le domande e rispondere senza vedere nessuno, ma essendo visto dal giudice e dall’indagato.

Il bambino non ha esitato un attimo di fronte alle domande del giudice. Ha spiegato come si erano conosciuti, lui e l’imprenditore, nelle settimane precedenti, portando i cani a passeggio nei giardini pubblici. Nessuna contraddizione rispetto alla versione fornita in precedenza al pm. L’incontro sarebbe avvenuto sotto casa del Marcantoni, il quale avrebbe utilizzato una scusa per farlo salire, quella di mostragli i sui pappagallini malati, sapendo che il ragazzino aveva una passione per gli animali. Trascinato dentro, l’uomo avrebbe chiuso a doppia mandata la porta. Poi avrebbe tentato di baciarlo e di abbassargli i pantaloni, ma lui si sarebbe sottratto colpendolo con la lettiera per gatti che aveva appena comprato, riuscendo ad aprire la porta e scappare.

Il 51enne invece nega di averlo sfiorato, e sostiene che era stato il ragazzino a chiedergli di visitare l’appartamento, perché la sua famiglia sarebbe stata intenzionata a cambiare casa. Proprio questo racconto, fornito da un testimone presente all’incontro, aveva portato il Riesame ad annullare l’ordinanza di custodia cautelare. Ma l’indagine è ancora aperta e ci saranno verifiche sull’attendibilità del testimone, socio dell’imprenditore. Dopo l’incidente probatorio la testimonianza del ragazzino assume valore di prova in un eventuale processo.