CIARRAPICO: “SCELGO LITTORIA PER LA MIA PRESENTAZIONE”
«Non pensavo che la mia modesta
figura suscitasse tanto clamore, non capisco perché io non
possa ricordare e difendere questa parte della nostra storia».
Così Giuseppe Ciarrapico, nel giorno della presentazione
ufficiale a Latina della sua candidatura al Senato per il Pdl è
tornato sulla polemica innescata, nelle scorse settimane, dalle
sue dichiarazioni al quotidiano «La Repubblica», poi
precisate, in cui aveva affermato di non rinnegare il Fascismo.
figura suscitasse tanto clamore, non capisco perché io non
possa ricordare e difendere questa parte della nostra storia».
Così Giuseppe Ciarrapico, nel giorno della presentazione
ufficiale a Latina della sua candidatura al Senato per il Pdl è
tornato sulla polemica innescata, nelle scorse settimane, dalle
sue dichiarazioni al quotidiano «La Repubblica», poi
precisate, in cui aveva affermato di non rinnegare il Fascismo.
Ciarrapico ha poi spiegato la sua scelta di «Littoria
Latina» e di Piana delle Orme per la presentazione della sua
candidatura: «Qui tutto parla di noi, camerata Finestra – ha
detto rivolgendosi ad Ajmone Finestra, ex senatore del Movimento
sociale italiano ed ex sindaco di Latina – e scrivetelo pure voi
giornalisti perché noi siamo diversi e ci piace essere
diversi».
Latina» e di Piana delle Orme per la presentazione della sua
candidatura: «Qui tutto parla di noi, camerata Finestra – ha
detto rivolgendosi ad Ajmone Finestra, ex senatore del Movimento
sociale italiano ed ex sindaco di Latina – e scrivetelo pure voi
giornalisti perché noi siamo diversi e ci piace essere
diversi».
Durante il suo lungo discorso
Ciarrapico non ha risparmiato repliche a chi lo aveva attaccato
nelle scorse settimane: da Veltroni a Casini, da Prodi a
Bertinotti. «Ha blaterato contro di me Casini – ha esordito
Ciarrapico – lo stesso Casini che io ho finanziato nelle Feste
dell’Amicizia a Fiuggi e che diceva di essere onorato di sedermi
accanto. Può darsi anche, come dice, che Berlusconi mi abbia
raccolto ma io farò di tutto perchè la corte di Casini non
metta più piede in queste zone, perchè qui c’è gente per
bene. Vede Casini – ha proseguito – una cosa è certa: quando ha
voluto affermare il primato dell’Unione di centro le ho portato
via il sindaco più importante della Provincia di Frosinone, il
sindaco di Cassino che ha subito aderito al Pdl. Il suo maestro
era Forlani, eppure quando lo misero alla gogna lei, Casini, non
fu capace di una parola. Tra noi e voi c’è una differenza: noi
sappiamo pagare quando dobbiamo pagare».
Ciarrapico non ha risparmiato repliche a chi lo aveva attaccato
nelle scorse settimane: da Veltroni a Casini, da Prodi a
Bertinotti. «Ha blaterato contro di me Casini – ha esordito
Ciarrapico – lo stesso Casini che io ho finanziato nelle Feste
dell’Amicizia a Fiuggi e che diceva di essere onorato di sedermi
accanto. Può darsi anche, come dice, che Berlusconi mi abbia
raccolto ma io farò di tutto perchè la corte di Casini non
metta più piede in queste zone, perchè qui c’è gente per
bene. Vede Casini – ha proseguito – una cosa è certa: quando ha
voluto affermare il primato dell’Unione di centro le ho portato
via il sindaco più importante della Provincia di Frosinone, il
sindaco di Cassino che ha subito aderito al Pdl. Il suo maestro
era Forlani, eppure quando lo misero alla gogna lei, Casini, non
fu capace di una parola. Tra noi e voi c’è una differenza: noi
sappiamo pagare quando dobbiamo pagare».
Critiche anche a Prodi, che ha sempre «svenduto tutto e ora
vuole svendere anche Alitalia», e a Bertinotti «rosso sì ma
rosso come il lusso». L’ultimo accenno Ciarrapico lo ha fatto
alle sue condanne penali: «Non vi spaventate se ho avuto tre
defaillance nella mia vita di imprenditore. Ho avuto un
finanziamento di 29 miliardi e ne ho restituiti oltre 70».
vuole svendere anche Alitalia», e a Bertinotti «rosso sì ma
rosso come il lusso». L’ultimo accenno Ciarrapico lo ha fatto
alle sue condanne penali: «Non vi spaventate se ho avuto tre
defaillance nella mia vita di imprenditore. Ho avuto un
finanziamento di 29 miliardi e ne ho restituiti oltre 70».
Scusate ma Ciarrapico non era il delfino di Andreotti? Non era stato chiamato per mediare la compravendita del Corsera ai tempi di Tassan Din? gli andreottiani di Latina cosa dicono? Possibile che nessun giornalista abbia chiesto ai notabili locali?
Certo, quello che sostien Mattioli
Bhe, penso che se riceve qualche altra condanna c’
la corrente andreottiana esiste e sembra ancora contare…e molto, io ho sempre ctreduto che fosse un partito trasversale che si muove secondo certe categorie di interessi: il ramo assicurazioni, previdenze e bancario in sostanza una societ
Credo di colmare una lacuna di chi gestisce Latina 24 ore comunicando che oggi alle ore 16 in Piazza del Popolo di Latina ci sar