Madre e figlia uccise a Cisterna, il cugino di Sodano: “Ha giocato 500.000 euro in azzardo”

È ripreso questa mattina nel tribunale di Latina il processo che vede imputato Christian Sodano, il finanziere ventottenne che a febbraio dello scorso anno uccise a colpi di pistola la madre e la sorella della sua fidanzata, Desirèe Amato, nella loro abitazione nel quartiere San Valentino, a Cisterna di Latina. Il primo a testimoniare nel palazzo di giustizia pontino è stato un cugino di Sodano, il figlio dell’uomo da cui il ventottenne si diresse dopo il duplice femminicidio, dove venne arrestato.
«Si è giocato all’incirca 500.000 euro fra scommesse e gioco d’azzardo, soldi spesi anche per vestiti e regali, che aveva ereditato come risparmi dei suoi genitori» le sue parole: «Voleva farle la proposta di matrimonio a Dubai o Parigi. Ha perso la testa per lei». Dopo il cugino di Sodano, è stato ascoltato un consulente della difesa, lo psichiatra Leoluca Parisi.