Rapine e violenze, altri 5 indiani arrestati dopo l’omicidio a Montello

11/11/2021 di

Dalle prime ore dell’alba, ad Aprilia, Velletri e Roma, i carabinieri della stazione di Campoverde, insieme al personale della sezione operativa del Norm del Reparto Territoriale di Aprilia, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Latina su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone di nazionalità indiana ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di rapina in concorso, lesioni aggravate, tentata violenza privata aggravata, danneggiamento in concorso, minacce ai danni di connazionali.

Due sono finiti agli arresti domiciliari e tre in carcere. Tra gli arrestati, fanno sapere i carabinieri, figura il «leader di un locale sodalizio criminale già sottoposto, nei giorni scorsi, ad una misura cautelare, eseguita dalla squadra mobile della Questura di Latina, poiché ritenuto responsabile, in concorso con altri connazionali, dell’omicidio del cittadino indiano Jagsheer Sumail», di 29 anni, avvenuto a Borgo Montello lo scorso 31 ottobre 2021.

IL COMUNICATO DEI CARABINIERI

“Nelle prime ore dell’alba, ad Aprilia, Velletri e Roma, i Carabinieri della Stazione di Campoverde, unitamente al personale della Sezione Operativa del NORM del Reparto Territoriale di Aprilia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Dr. Pierpaolo Bortone, GIP del Tribunale di Latina, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina, D.ssa daria Monsurrò, nei confronti di 5 persone di nazionalità indiana (2 agli arresti domiciliari e 3 in carcere) ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di rapina in concorso (artt. 110, 628 co. 1 e 3 n. 1 c.p.), lesioni aggravate per averle commesse con strumenti atti ad offendere e al fine di ottenere l’impunità del reo (artt. 585, 585, 576 e 61 n°2 c.p.), tentata violenza privata aggravata per averla commessa al fine di ottenere l’impunità del reo (artt. 61 n°2 e 56, 610 c.p.), danneggiamento in concorso (artt. 110 e 635 c.p.), minacce, lesioni aggravate da averle commesso con strumenti atti ad offendere, in concorso (artt. 110, 582, 585, 612 co.2 c.p.), tentata violenza privata in concorso (artt. 110, 56 e 610 c.p.) e tentata violenza privata (artt. 56 e 610 c.p.).

Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dalla Stazione di Campoverde, nell’ambito delle indagini avviate a seguito degli efferati pestaggi occorsi:

  • il 24.5.2021 ad Aprilia (LT), in danno di S. R. classe 1992 residente ad Aprilia
  • il 4.07.2021 ad Aprilia (LT), in danno di S. H. classe 1989 residente a Cisterna di Latina

Le attività investigative, condotte nell’arco temporale compreso fra il maggio ed il settembre 2021, consistite nella acquisizione delle denunce sporte dalle parti offese, dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza e dei tabulati telefonici, dall’escussione di numerosi testimoni di etnia indiana e dalle connesse individuazioni fotografiche, hanno consentito di:

  • individuare l’esistenza di un gruppo di persone di etnia Sikh (capeggiati da S.J. detto “Gighen”, sottoposto a Fermo di indiziato di delitto e successivamente colpito da una misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Latina eseguita dalla locale Squadra Mobile lo scorso 6.11.2021 per l’omicidio, consumato in concorso con gli stessi destinatari dell’odierna misura di Jagsheer Sumal avvenuto lo scorso 31.10.2021 a Latina Borgo Montello) che avevano iniziato, con una serie di reati commessi in pregiudizio della comunità indiana di Aprilia e Cisterna di Latina, ad assumere il controllo di quella area territoriale;
  • riscontrare che gli indagati, durante le aggressioni, utilizzavano spranghe di ferro e bottiglie di vetro, rapinavano alle vittime monili d’oro e telefoni cellulari, cagionavano lesioni agli arti inferiori e superiori variabili fra i 20 ed i 30 giorni ed in un caso infrangevano il parabrezza, danneggiando anche la carrozzeria, di una autovettura BMW di proprietà di S. H.;
  • accertare che le vittime, appartenenti alla comunità Sikh stabilmente dimorante nell’area settentrionale della provincia di Latina, venivano minacciate di morte qualora fossero stati denunciati i delitti o rese dichiarazioni testimoniali in ordine agli episodi accaduti.

Tutte le misure cautelari, fatta eccezione per due soggetti allo stato irreperibili, sono state notificate presso la case circondariali ove già si trovavano ristretti”.