Morto lo scrittore Antonio Pennacchi

03/08/2021 di

E’ morto a 71 anni Antonio Pennacchi, scrittore ed ex operaio vincitore del Premio Strega nel 2010 con Canale Mussolini.

Pennacchi è stato colto da un malore mentre era al telefono, la moglie ha chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare.

BIOGRAFIA. Antonio Pennacchi, classe 1950, operaio presso l’Alcatel Cavi, si è dedicato alla politica dapprima nelle file del MSI e poi in quelle del Partito marxista-leninista Italiano. A cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta ha aderito al PSI, alla CGIL e poi alla UIL. Nel 1983 ha deciso di sospendere l’attività di attivista e di sfruttare un periodo di cassa integrazione per laurearsi in lettere e filosofia, iniziando in seguito la carriera di scrittore.

Il suo primo lavoro, Mammut, è uscito nel 1995, seguito nello stesso anno da Palude. Storia d’amore, di spettri e di trapianti. Nel 2003 esce Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi, romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film Mio fratello è figlio unico, diretto da Daniele Luchetti. Nel 2010 ha pubblicato Canale Mussolini, finalista al Premio Campiello e vincitore tra gli altri del Premio Strega, cui hanno fatto seguito Storia di Karel (2013), Camerata Neandertal. Libri, fantasmi e funerali vari  (2014), Canale Mussolini. Parte seconda (2015), Il delitto di Agora (2018), rivisitazione del thriller Una nuvola rossa pubblicato nel 1998, e La strada del mare (2020). Nel 2011, in occasione delle elezioni comunali di Latina è tornato alla politica attiva sostenendo Futuro e Libertà e ottenendo l’1,05% delle preferenze.