Coronavirus. A Fondi la festa che ha favorito il contagio, almeno 60 persone in isolamento
Aumentano i contagiati nel Lazio, da 44 a 53, ma soprattutto si è verificata una presenza anomala di infetti in provincia di Latina a causa di una festa alla quale hanno partecipato persone proveniente da molte zone d’Italia.
La festa, secondo quanto ricostruito fino ad oggi, potrebbe essere quella di Carnevale del centro anziani Domenico Purificato di Fondi.
La festa risale a martedì 25 febbraio ed è stata organizzata in un ristorante sul litorale di Fondi. presenti circa 60 persone, tra le quali il primo caso di Coronavirus di Fondi e un secondo sospetto.
Ora, avuta la lista dei partecipanti, si sta lavorando alle verifiche: tutti sono in isolamento domiciliare e al momento stanno bene.
L’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato aveva lanciato per primo l’ipotesi: «E’ stata notata una presenza anomala di casi nel territorio Latina, ma ad una prima considerazione non si capiva bene il link. Ieri mattina, con l’aiuto delle forze dell’ordine, si è capito che tutti gli infetti hanno in comune una festa conviviale con persone di quella zona alla quale hanno partecipato persone da altre aree d’Italia».
AUMENTANO I CASI NEL LAZIO. Aumentano i contagi nel Lazio, passando da 44 a 53. I ricoverati sono 26 e quelli in terapia intensiva sono 8. “Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di sette che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio” informa il bollettino dello Spallanzani. Sedici – dagli ultimi dati – le persone positive che si trovano in isolamento domiciliare. E intanto sono alcune decine gli operatori sanitari in sorveglianza domiciliare. Al San Giovanni sono 48 gli operatori in sorveglianza in seguito al decesso di una donna all’ospedale San Giovanni.
«La situazione non preoccupa» ha detto D’Amato spiegando che si sta «lavorando» per stabilire il link epidemiologico della donna deceduta. In sorveglianza preventiva anche una decina di persone che sono state a contatto diretto con un chirurgo del San Camillo risultato positivo al coronavirus. “Sorvegliati” a domicilio anche alcuni operatori sanitari del policlinico Tor Vergata, del San Filippo Neri, del Sant’Anna di Pomezia. E proprio in quest’ultima cittadina si registrano due nuovi casi ed sono in corso oltre 400 interviste di indagine. “Non stiamo in una fase di grande assedio. Sono numeri al momento abbastanza contenuti. Nessuna attività è sospesa”, ha detto stamattina il direttore sanitario del Spallanzani, a margine del bollettino medico.