VIDEO FOTO Alta Diagnostica, ecco come cambia l’ospedale Goretti di Latina

18/12/2019 di

Strumenti ad alta tecnologia, per la prima volta in un ospedale pubblico a disposizione di tutti i cittadini. Il Goretti di Latina diventa un centro d’eccellenza per l’Alta Diagnostica. Accantonato il progetto iniziale, impossibile da sostenere, Latina punta tutto sulla sanità pubblica, con orgoglio e concretezza.

Un ospedale che negli ultimi anni si è imposto quale riferimento regionale di eccellenza per la Cardiologia, la Radiologia Interventistica, la Medicina Nucleare e la Chirurgia Vascolare come Ospedale ad Alta Tecnologia che garantirà un notevole incremento della qualità delle prestazioni erogate al cittadino grazie all’istallazione di apparecchi di ultima generazione quali PET TC, Ecografo Sequoia, TC Force e Sala Ibrida.

La realizzazione – spiega la ASL – di questa opera di straordinaria importanza, che consentirà alla città di Latina e a tutto il Lazio di avere un centro tecnologico all’avanguardia è il frutto di uno sforzo sinergico tra la Asl Latina , il Comune di Latina e l’Università La Sapienza e principalmente la Fondazione Sanità e Ricerca, a cui va il ringraziamento per aver scelto di allocare nella azienda sanitaria pontina un così ingente investimento.

E’ fondamentale, infatti, specialmente nel settore della diagnostica, poter offrire al paziente i migliori strumenti messi a disposizione dalla ricerca tecnologica, per poter consentire un’analisi
approfondita fino al minimo dettaglio delle sue condizioni di salute e, parallelamente, garantirne la sicurezza attraverso la riduzione della dose radiante erogata che rappresenta un aspetto fondamentale della radioprotezione e che si inserisce nel sistema di assicurazione della qualità delle prestazioni.

Fra gli altri vantaggi va, altresì, sottolineata la rapidità d’esecuzione, le dosi ridotte del mezzo di contrasto, una maggiore applicabilità e la possibilità di lavoro in equipe. In parole semplici, si tratta di un passo in avanti notevolissimo per la sanità pontina e non solo. La presenza di imaging avanzato, strumenti di ricerca clinica, aprirà, infatti, ampi orizzonti applicativi e permetterà lo sviluppo di linee di ricerca nella definizione di modelli di intervento e protocolli in settori delicati come la cardiologia, neurologia e oncologia di respiro nazionale e internazionale.

Ecco le nuove tecnologie:

  • Il sistema ibrido Biograph Vision ™ è l’ultima generazione di scanner PET/CT, il primo installato in Italia, ad elevatissime prestazioni che consente di fornire immagini
    estremamente accurate in tempi ridotti e con ridotta esposizione alle radiazioni se comparato con le apparecchiature standard. L’aspetto innovativo di questa soluzione tecnologica consiste
    nell’uso ottimale della “fusione” di immagini prodotte da due diverse tecnologie, capace di localizzare anatomicamente con la TC, e metabolicamente con la PET, lesioni talvolta non
    rilevabili dalle stesse metodologie applicate separatamente. Questa evoluzione tecnologica contribuisce ad un aumento dell’accuratezza diagnostica globale, perché da un lato l’esame PET fornisce informazioni funzionali, dall’altro la TC fornisce l’informazione anatomico topografica. Ciò riduce lo stress del paziente che non è costretto a eseguire in due tempi la valutazione diagnostica e il radiologo dispone, in tempi più brevi, di immagini complementari, che gli consentono una diagnosi precoce di tumori e/o di valutare l’efficacia della terapia adottata.
  • La sala ibrida è una speciale sala operatoria, che si sviluppa in un unico grande spazio dove si può effettuare una diagnosi angiografica immediata e contemporaneamente, senza spostare il paziente, eseguire procedure chirurgiche con possibilità di controlli e verifiche dell’andamento dell’intervento. Questo consente di agire con più precisione, tempestività e sicurezza sul paziente, in quanto l’intervento chirurgico può essere adattato all’evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale. Tale peculiarità la rende particolarmente idonea alla effettuazione di procedure complesse in pazienti ad alto rischio come nell’ambito del politrauma. La sala è pensata per essere compatibile con tecniche chirurgiche multidisciplinari e sempre meno invasive, con conseguente riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente. Ma, forse il maggior punto di forza è quello di permettere di operare in maniera multidisciplinare i diversi specialisti chirurghi, radiologi interventisti, cardiologi, anestesisti, ortopedici, staff di supporto che concorrono, con le loro competenze, a migliorare le performance eseguite sullo stesso paziente. Completeranno, in tempi brevi, la dotazione della sala ibrida il neuronavigatore che permetterà di ricostruire e rappresentare in tempo reale la mappatura della zona cerebrale interessata da un intervento di neurochirurgia e il microscopio elettronico che, grazie alla visione stereoscopica, garantirà la massima precisione nella differenziazione delle strutture patologiche rispetto alle strutture normali.
  • L’ecografo Sequoia nasce per rispondere a una delle sfide più diffuse nell’ecografia di oggi: l’imaging di pazienti di grosse dimensioni eseguito con chiarezza diagnostica. Gli ultimi dati dell’OMS riportano che circa 1,9 miliardi di persone in tutto il mondo sono considerate in sovrappeso, con 650 milioni di persone classificate come obese che hanno difficoltà a ottenere valutazione ecografiche adeguate per la bassa risoluzione delle apparecchiature tradizionali. Il nuovo imaging ecografico installato nel Goretti permette al segnale ultrasonografico di raggiungere i 40 cm di profondità, senza sacrificare la qualità dell’immagine e riducendo potenzialmente la necessità di scansioni ripetute e diagnosi poco chiare. La TC FORCE grazie ad una elevata velocità di scansione è altamente performante negli esami cardiaci in quanto riduce gli artefatti legati al movimento cardiaco e parallelamente diminuisce consistentemente la dose radiogena assunta dal paziente – solo un quinto della dose standard. Questa caratteristica la rende adatta non solo agli adulti obesi o in situazioni critiche ma anche ai pazienti pediatrici nei quali la rapidità di esecuzione e la bassa dose di mezzo di contrasto non diminuiscono la qualità tecnica del test diagnostico. Si ringraziano la Siemens Healthineers srl e la Morviducci srl per la collaborazione data alla completa realizzazione dell’intero progetto.

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