Università in crisi, Giovani Democratici: “Colpa del Comune”

La Facoltà di Ingegneria è occupata da due settimane. Ci sono problemi economici e il prossimo anno la Facoltà del polo universitario pontino de La Sapienza, che ha sede a Latina, potrebbe non essere più in grado di immatricolare nuovi studenti. Dove sono i fondi che il Comune di Latina doveva versare alla Facoltà? Dove è stato il Comune in tutti questi anni?
Per la Facoltà di Ingegneria il futuro è nero. Il problema dei finanziamenti è caduto come un fulmine a ciel
sereno: mancano i soldi, non ci sono i fondi. É a rischio la didattica già dal prossimo semestre e sono in dubbio le
immatricolazioni per l’anno accademico 2011-2012. Gli studenti si ribellano, vogliono poter continuare a frequentare
le lezioni, fare gli esami, crescere e formarsi nella loro Facoltà, quella alla quale si sono iscritti. Non vogliono veder
morire il polo universitario pontino.
Lo stesso polo universitario tanto promosso e promesso negli scorsi anni, cavallo di battaglia nei programmi della
Giunta Zaccheo, primo passo per creare un vero e proprio campus universitario nel centro di Latina. Peccato che queste
proposte siano rimaste solo spot elettorali patrimonio delle bacheche per le affissioni. Peccato che il Comune, in tutti
questi anni, non abbia fatto altro che parlare del polo universitario, senza mai sostenerne materialmente lo sviluppo,
nonostante si fosse impegnato a farlo.
La vera causa dei problemi finanziari di Ingegneria, e quindi della sua probabile chiusura, sono i mancati versamenti
del Comune di Latina, ormai 400mila euro destinati all’ateneo e mai arrivati. “I finanziamenti sono bloccati dalla Corte
dei Conti”. Questa è un’affermazione che gli studenti e i cittadini non possono accettare. Come siamo arrivati a questo
punto? Cosa hanno fatto gli amministratori fino ad oggi?
Il Comune è il vero responsabile della situazione esistente. L’amministrazione Zaccheo ha fatto del polo universitario pontino uno specchietto per le allodole: ha attirato l’attenzione su un progetto importante e ambizioso per lo sviluppo della città, ne ha fatto il suo punto di forza, senza mai dargli però gli strumenti per realizzarsi davvero, senza supportarlo realmente dal punto di vista economico.
La disponibilità del Comune che si era cercata negli anni novanta, quando è nato il progetto del polo pontino, non ha
trovato un supporto concreto in questi ultimi anni.
Adesso una parte degli studenti, per giunta non iscritti alla Facoltà di Ingegneria, un gruppo strettamente collegato
a quella che è stata la maggioranza di governo nella nostra città fino ad Aprile, cerca l’aiuto degli enti locali e
degli imprenditori, insomma cerca investimenti, senza fare alcun accenno all’assenza dei finanziamenti promessi
dal Comune. Questo è motivo di indignazione per i tanti altri studenti di Ingegneria che si sentono presi in giro da
un’Amministrazione che ha fatto promesse e che non ne ha mantenuta nessuna, pur avendo avuto tempo e modo di
farlo. Gli studenti conoscono le cause del problema finanziario della loro Facoltà, sanno bene chi sono i responsabili
della situazione attuale e non concordano con le posizioni di questi rappresentanti, che ribadiamo, non sono
rappresentanti di Ingegneria.
A Roma, il consiglio di facoltà ha deciso di nominare una commissione capace di verificare la reale possibilità di
sopravvivenza della Facoltà di Ingegneria di Latina e decidere in merito alle immatricolazioni dell’anno accademico
2011-2012. La precedente amministrazione ha evidentemente creato un disastro.
Crediamo con forza che per tutti coloro che hanno fatto parte della maggioranza di governo di questa città, a qualsiasi
livello, sia giunta l’ora di farsi da parte. È il momento di prendere atto del fallimento del laboratorio politico della destra
a Latina e fare spazio a nuove forze politiche in grado di portare questo territorio verso un vero sviluppo sociale ed
economico.
* Segretario del circolo dei Giovani Democratici di Latina
Una domanda agli studenti
Ma non vi rendete conto che siete manipolati dai professori? Avete letto la legge sulle Universita’?
Voi ci rimanate max 3 anni all’universita’ i professori tutta la vita. A chi vanno i vantaggi di queste proteste secondo voi?
E voi sareste quelli che dovrebbero pagare la mia pensione?