L’ultima telefonata di Desiree alla nonna: «Ho perso l’autobus, resto a Roma da un’amica»

24/10/2018 di

«Ho perso l’autobus, resto a Roma da un’amica». Queste le ultime parole che Desiree Mariottini ha detto alla nonna materna in una telefonata il 17 ottobre scorso prima di sparire ed essere trovata morta la mattina del 19 ottobre in uno stabile abbandonato di San Lorenzo.

A rivelarlo l’avvocato della famiglia della ragazza, Valerio Masci. La ragazza viveva con la madre e la nonna, e una sorella più piccola, a Cisterna di Latina.

Mercoledì 17 ottobre la giovane aveva infatti chiamato la nonna materna, che insieme alla madre aveva cresciuto la ragazza. Una chiamata -fa notare l’avvocato – «arrivata stranamente da un’utenza privata, che ha subito messo in allarme la famiglia». Desiree nella telefonata alla nonna ha raccontato di aver perso l’autobus eche si sarebbe fermata a dormire da un’amica. Il giorno dopo la mamma e la nonna si sono quindi messe alla ricerca di Desiree ma senza esito, rivolgendosi anche ai carabinieri di Latina. Il giorno dopo, il 18 ottobre, hanno poi presentato denuncia di scomparsa. Ma l’unica notizia arrivata è stata quella, tragica, del ritrovamento del corpo il 19 ottobre.




CONSIGLIO REGIONALE IN LUTTO. Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Desiree, la sedicenne di Cisterna di Latina trovata morta in uno stabile del quartiere romano di San Lorenzo. A chiedere l’omaggio alla ragazza il capogruppo della Lega Orlando Angelo Tripodi.

LA LEGA: DEVONO MARCIRE IN GALERA. «Chiunque abbia tolto la vita di Desirèe Mariottini, drogandola e violentandola, deve marcire in galera. Sentiamo la responsabilità istituzionale di mettere in campo tutte quelle iniziative per assicurare la sicurezza nelle nostre città, a partire da Roma invasa da sbandati, immigrati, abusivi e spacciatori. Purtroppo il quartiere San Lorenzo è l’emblema dell’illegalità, dove la classe dirigente del passato ha immense responsabilità anche perché abbiamo assistito alla difesa di un’anarchia senza precedenti. Siamo a disposizione della famiglia della ragazza, che incontreremo presto. Siamo distrutti dal dolore! Non si può morire così». Così, in una nota, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il vicecapogruppo della Lega alla Camera e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, il capogruppo del Carroccio in Regione Lazio Orlando Angelo Tripodi e il coordinatore del partito di Cisterna di Latina Andrea Nardi.