Finta cauzione di 2.800 euro per scarcerare il figlio, truffatore arrestato a Latina

Un 36enne residente a Napoli è stato trovato nelle scorse ore a Latina, dove i carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti una misura cautelare degli arresti domiciliari. Si tratta di un nuovo provvedimento all’interno dell’indagine “Porta a porta” della Procura di Reggio Emilia, che a febbraio aveva portato alla denuncia di trentuno presunti truffatori, ritenuti autori di oltre un centinaio di raggiri ai danni di anziani.
Il 36enne, stando alle accuse, nel febbraio di due anni fa spacciandosi per esattore nell’abitazione di una pensionata settantenne, si era fatto consegnare 2.800 euro in contanti che dovevano servire, a suo dire, per far scarcerare il figlio, in attesa del pagamento della cauzione.
In altre occasioni era capitato che gli indagati, che si spacciavano per avvocati o agenti di assicurazioni, invitassero le vittime a chiamare il 112 per avere conferma di quanto veniva loro raccontato. I truffatori, tenendo attiva la linea, facevano rispondere al complice, che si spacciava per un carabiniere. Nel caso la vittima non possedesse i contanti in casa, i truffatori si rendevano addirittura disponibili ad accompagnarla in banca per prelevare le somme che arrivavano anche a superare i 4.000 euro.
In un caso, avvenuto in Liguria, i malviventi si erano fatti consegnare gioielli per un valore di centomila euro. Nel corso delle decine di perquisizioni eseguite a febbraio erano stati sequestrati oggetti che provavano le responsabilità degli indagati nei vari reati.
Le persone arrestate e indagate nell’inchiesta sono accusate – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata ai reati di estorsione, rapina, furto in abitazione, sostituzione di persona, violenza privata e circonvenzione di persone incapaci, con l’aggravante della continuazione, commesse nell’intero territorio nazionale, a partire dal gennaio 2016.