Latina, il centro meccanografico diventerà un centro commerciale Orizzonte

Un nuovo store commerciale del gruppo Orizzonte al posto del centro Meccanografico tra viale Nervi e via Milano, a Latina. Il Gruppo Orizzonte ha acquistato lo scorso anno il Centro Meccanografico per 3,8 milioni di euro. Nel marzo 2018 il Comune ha concesso il permesso a costruire per realizzare il centro commerciale.
Ma sul caso scoppia una polemica, sollecitata dal consigliere comunale Nicoletta Zuliani (Pd) che critica il permesso a costruire numero 5 del marzo 2018: “Un permesso che vede – spiega Zuliani – il vecchio Centro Meccanografico oggetto di opere edilizie per la sostituzione di alcune volumetrie ed una edificazione integrativa pari ad una consistenza volumetrica di 70.000 metri cubi, una consistenza volumetrica assolutamente di gran rilievo. E’ però rispetto al suo uso e alle conseguenze future che questo permesso a costruire fa intravedere che io vorrei vederci chiaro: lasciamo costruire un ulteriore immenso centro commerciale là dove invece il Piano regolatore prevedeva uffici e servizi. Abbiamo forse cambiato destinazione d’uso a quest’area? Originariamente il Centro Direzionale prevedeva lo spostamento di uffici e servizi proprio nella fascia da Latina Fiori al Centro Meccanografico per il quale ci fu un importante concorso di progettazione ma poi, nella realtà, le cose hanno seguito un altro corso: gli uffici Inpdap dal palazzo di vetro si sono spostati al centro perché assorbiti dall’Inps, i 130 dipendenti del Centro Meccanografico andranno in centro e la struttura è stata acquistata da Orizzonte che certo non ha interesse a metterci uffici. Ma che idea di città c’è in verità dietro il documento presentato in commissione? Come si fa a sostenere non solo idealmente, ma soprattutto tecnicamente la destinazione a servizi ed uffici con il permesso a costruire di un nuovo mega centro commerciale su quell’area?”.
Nicoletta Zuliani annuncia una interrogazione consiliare sul tema sottolineando un altro aspetto: “C’è un altro elemento – spiega – che che fa da sfondo a tutto questo e che reputo inquietante. Sappiamo quanto sia costato alla nostra collettività la cattiva gestione dei permessi a costruire. Ebbene, questo genere di atti oggi non è tra quelli che il Piano Anticorruzione prevede di sottoporre a controllo né in fase preventiva né in fase successiva. La scelta della giunta (DGM 265 del 28/06/2018) non individua questi atti come ad alto rischio corruzione. La Segretaria/Direttrice Generale è stata chiarissima in una sua nota in risposta ad una mia richiesta di verifica di legittimità rispetto al permesso a costruire del parcheggio interrato in Viale Nervi, visto che sotto la gestione del Commissario l’allora Segretario Generale Pasquale Incarnato aveva predisposto che gli atti venissero raccolti, ordinati e portati in Procura. Le chiedevo, infatti, se avesse dato seguito a quel disposto come emerso da un verbale di conferenza dei servizi. Neanche per sogno! E neanche verrà inoltrato alla Procura dopo che l’ho segnalato! Che non si dia seguito ad un atto precedentemente disposto da un collega su fatti così gravi mi sembra inconcepibile oltreché rischioso”.
Pronta la risposta del Comune. Il segretario generale Rosa Iovinella ha diffuso un lungo intervento che pubblichiamo integralmente:
“Sulle dichiarazioni della Consigliera Zuliani in ordine al permesso a costruire n. 5 del 29 marzo 2018 riguardante il vecchio centro meccanografico e con le quali si illazionano carenze dei controlli o mancanze nel piano anticorruzione, nonché confuse accuse alla Segretaria/Direttrice generale responsabile anticorruzione del Comune, si precisa che contrariamente a quanto dichiarato dalla Consigliera il piano anticorruzione del Comune di Latina prevede una specifica scheda anticorruzione dedicata ai permessi a costruire nell’ambito di un lavoro analitico fatto all’interno del servizio urbanistica. I permessi che vengono individuati come atti ad alto rischio anticorruzione sono sottoposti a tale prescrizione. Sono disciplinati nella scheda sia i rischi che le modalità di prevenzione dei rischi secondo le indicazioni ANAC. Il piano anticorruzione è completo ed efficace grazie al duro lavoro degli uffici.
Circa la richiesta della consigliera alla Direttrice Generale relativa alla denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica dal segretario Incarnato sul permesso a costruire in oggetto, agli atti della segreteria tale denuncia non risulta protocollata. La consigliera inoltre chiedeva alla Segretaria/Direttrice Generale un controllo sulla determinazione dirigenziale secondo una modalità non conforme alle competenze previste dalla legge ed al piano anticorruzione che nel Comune di Latina prevede nel caso di segnalazioni operate su questioni ritenute rilevanti, sia costituito su impulso del Segretario Generale un tavolo tecnico presieduto dal dirigente competente per materia, il quale è tenuto a istruire e produrre una relazione da indirizzarsi al Segretario stesso ed alla Giunta. Il tavolo tecnico, spiega la norma anticorruzione, consente di analizzare in modo aperto e collegiale la problematica segnalata, prevedendo l’apporto dei diversi partecipanti (la partecipazione di più soggetti ad un procedimento è essa stessa misura di prevenzione del rischio).
Non corrisponde al vero che il controllato è anche controllore di se stesso, come sostiene la consigliera Zuliani, perché il lavoro istruttorio è trasmesso agli organi superiori. Sulla base della relazione istruttoria prodotta saranno assunte nelle sedi competenti tutte le decisioni del caso.
Tutto ciò è stato disposto in atti. Le dichiarazioni della consigliera Zuliani non corrispondono alla realtà documentale del Comune di Latina che oggi, sull’anticorruzione e sui controlli, risulta all’avanguardia.
Riguardo al fatto che questo controllo da lei richiesto non sia quello del piano dei controlli amministrativi approvato dalla giunta, occorre chiarire che il piano prevede dei controlli a campione e non ha alcuna connessione con la questione sollevata dalla Consigliera Zuliani, né di contenuto, né temporale.
Corre l’obbligo di chiarire che il piano dei controlli amministrativi successivi agli atti dei dirigenti, è quel piano che il Comune di Latina ha approvato annualmente nel giugno 2017 e nel giugno 2018. La delibera approvata il 28 giugno 2018 ha lo stesso contenuto di quella approvata il 22/6/2017, sottoponendo a controlli successivi ogni 6 mesi il 100% degli incarichi di RUP, il 50% degli incarichi professionali di ingegneria e progettazione ed il 20% degli affidamenti diretti. Tale delibera approvata ogni anno a giugno non ha alcuna connessione con la questione sollevata”.
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