Uccide la compagna a martellate e poi si costituisce a Latina

06/08/2018 di
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È Emanuele Riggione, 42 anni, il compagno della vittima Elena Panetta l’uomo arrestato dai carabinieri per l’omicidio di una 57enne avvenuto in un appartamento in zona Appia a Roma. L’uomo, disoccupato 42enne di Terracina, si è presentato stamattina dai carabinieri della stazione di Latina confessando di aver ucciso la compagna con un utensile, un martelletto, al culmine di una lite scoppiata nella tarda serata di ieri nell’appartamento in cui convivevano in via Corigliano Calabro.

IL MOVENTE. L’uomo voleva i soldi per comprare la droga e a un suo rifiuto l’avrebbe colpita più volte con una piccozza. Sarebbe questo, a quanto ricostruito dagli investigatori, il motivo della lite sfociata nell’omicidio della scorsa notte a Roma. La vittima è Elena Panetta, una collaboratrice scolastica di 57 anni. Il suo corpo è stato trovato dai carabinieri stamattina per terra nel soggiorno della sua abitazione alla periferia di Roma. Per l’omicidio è stato arrestato Emanuele Riggione, un autotrasportatore di 42 anni, da qualche mese disoccupato, che si è costituito ai carabinieri di Latina. L’uomo, che inizialmente aveva detto ai carabinieri di aver ucciso la compagna, poi avrebbe spiegato che la donna era un’amica che lo ospitava a casa da alcuni mesi. L’uomo avrebbe ricostruito di essere uscito dopo il delitto con l’auto della 57enne e dopo aver vagato diverse ore per Roma si sarebbe recato nella ‘sua terrà per farla finita ma poi ha cambiato idea.

Dopo il delitto l’uomo ha tentato il suicidio. Poi si è presentato al comando provinciale dei Carabinieri alle 9,30 raccontando quanto accaduto. L’uomo, che si sta separando da una donna di Fondi, ha qualche piccolo precedente per ricettazione, furto e droga.

LA CONFESSIONE. «L’ho colpita ripetutamente alla testa con un lungo martello perché non voleva comprare altra cocaina». Secondo quanto ricostruito dal racconto dell’uomo, i due convivevano come amici da circa 8 mesi in via Corigliano Calabro 27 a casa della donna che lo aveva accolto in un momento di difficoltà economica. L’uomo, 42enne originario di Terracina, autotrasportatore e con precedenti per furto e ricettazione, da alcuni mesi era senza lavoro. Secondo quanto riferito ai carabinieri, ieri sera, alle 23 circa, erano a casa e avendo terminato la cocaina di cui facevano uso, l’uomo ha chiesto dei soldi per comprarne altra. Il rifiuto della donna ha fatto scattare Emanuele Riggione che, sotto l’effetto degli stupefacenti, ha iniziato a colpirla fino alla morte. Il 42enne ha poi preso l’automobile della donna ed ha iniziato a girovagare fino a raggiungere Latina dove secondo le sue prime intenzione avrebbe dovuto togliersi la vita. L’uomo ha però cambiato idea e questa mattina si è consegnato ai carabinieri della stazione di Latina. Sentito dal Pm De Luca della Procura di Latina, l’uomo ha confermato il racconto ed è stato portato nel carcere di Latina.

I carabinieri della compagnia Casilina hanno trovato il corpo. Da un primo esame del corpo le ferite rinvenute sulla testa sono compatibili con i colpi di un corpo contundente. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della compagnia Casilina e del nucleo investigativo. Ancora da chiarire i rapporti tra la vittima, collaboratrice scolastica 57enne e l’uomo residente a Terracina.

L’arrestato è attualmente a disposizione del pm competente, il sostituto procuratore Valerio De Luca.

CANE SCOMPARSO. La donna di 57 anni che è stata uccisa a martellate dal compagno, che si è poi costituito a Latina, era la proprietaria di un cane pincher, di nome Eva che sembra esser sparita a seguito dell’omicidio della sua padrona. Su Facebook, nel gruppo cittadini Statuario-Capannelle, è stato lanciato l’allarme. «Il cane della signora che è stata uccisa non è stato trovato nell’appartamento. Si chiama Eva è un pincher, buona, se chiamata si lascia avvicinare», si legge nel post. Tanti i commenti e le condivisioni tra i cittadini del quartieri.

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