ACQUALATINA, CIRILLI: «INTERVENGA PROCURA ANTIMAFIA»

24/01/2008 di
«A questo punto è inevitabile
l’intervento della Procura Antimafia: bisogna andare avanti e
chiarire i pesanti intrecci tra il business dell’acqua e quello
dei rifiuti». Così il consigliere regionale Fabrizio Cirilli commentando in una nota l’inchiesta della Procura di
Latina su Acqualatina.

 
«Le parole del procuratore Mancini, circa il fatto che gli
arresti ad Acqualatina costituiscono ‘una faccenda emblematica
che pone grossi quesitì, la dicono lunga sulla gravità della
situazione – continua – Non possiamo nascondere che in questa
provincia le società miste Acqualatina e Latina Ambiente
rappresentano di fatto un sistema concepito sul presupposto
dell’ingresso di un fiume di denaro pubblico sotto forma di
pesanti tariffe pagate dai contribuenti nelle casse delle
società. Soldi che puntualmente escono per sostenere le spese
dei partner privati mediante la forma del subappalto o di
affidamenti diretti (appalti in house) a società satellite. Un
meccanismo del genere, forse, non può essere messo in piedi
senza le dovute coperture politiche. Spero che le persone
coinvolte in questa vicenda riescano a fare chiarezza sulle loro
posizioni. Spero inoltre che gli inquirenti vorranno fare luce,
così come già avvenuto in questa circostanza grazie al lavoro
della procura di Latina e della finanza, sugli intrecci
societari tra Acqualatina e il mondo dei rifiuti, sulla presenza
nelle rispettive compagini sociali di personaggi e aziende già
oggetto di inchieste di altre procure e di commissioni
parlamentari. A questo punto è inevitabile l’intervento della
Procura Antimafia: bisogna andare avanti e chiarire i pesanti
intrecci tra il business dell’acqua e quello dei rifiuti».