Enologo ucciso, ergastolo definitivo per Giuseppe Ruggieri

01/04/2018 di
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Condanna all’ergastolo definitiva per Giuseppe Ruggieri, l’uomo accusato del delitto dell’enologo Ulrico Cappia, avvenuto a Itri nel 2013 vicino all’azienda agricola Schettino, dove Ruggieri aveva lavorato. La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa di Ruggieri rendendo così definitiva la condanna all’ergastolo.

Secondo l’accusa la mancata assunzione di Ruggieri sarebbe stata la causa dei contrasti tra lui e la vittima. Ruggieri decise di uccidere Cappia uccidendolo, ma si confidò con alcuni colleghi parlando dei suoi rancori. I giudici della Corte d’Assise di Latina avevano accolto la richiesta dell’accusa rappresentata dal pubblico ministero Giuseppe Buontempo nel processo del 2015. Ora la sentenza è diventata definitiva.

Il corpo dell’enologo venne ritrovato la sera del 4 novembre 2013 all’interno della propria auto, una Fiat 500, distrutta dalle fiamme, proprio davanti l’azienda vitivinicola di Itri. Mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme si accorsero che nell’auto c’erano i resti di un corpo ucciso da vari colpi di pistola calibro 7,65. Le indagini svolte dai carabinieri del reparto operativo e dell’allora compagnia dei carabinieri di Gaeta, portarono a Ruggieri e ai continui dissapori professionali che aveva avuto con la vittima.

«Attendiamo le motivazioni della sentenza della Cassazione – ha commentato l’avvocato difensore Angelo Palmieri – poi valuteremo la possibilità di un ricorso a Strasburgo presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo».