Elezioni, Zingaretti si presenta a Latina e nel suo discorso punta sulla Sanità
«Siamo passati dal “si dovrebbe fare” alla fase in cui le cose si fanno davvero o si possono fare. Ci siamo riappropriati della programmazione. L’unica cosa che dobbiamo fare ora è combattere e lo faremo a testa alta. Ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo imboccato la strada giusta». Sono le parole del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che questo pomeriggio a Latina è intervenuto alla presentazione dei candidati pontini della Lista Civica Zingaretti presidente, insieme al vice presidente Massimiliamo Smeriglio.
«La cosa più difficile da fare in questo Paese – ha detto Zingaretti, candidato alla presidenza – è cambiare le cose. Anche quando il cambiamento sembra annunciato c’è grande difficoltà. Quello che mi fa più paura è che si toglie alle persone l’idea che le cose possano andare diversamente perché tanto non c’è niente da fare. Purtroppo c’è un filone della politica che cavalca tutto questo. Noi invece non vogliamo cavalcare le paure ma risolvere i problemi che causano le paure».
Zingaretti ha ricordato i traguardi raggiunti nella sanità, con l’uscita dal commissariamento, le nuove assunzioni e il problema delle liste d’attesa. «Sulle liste d’attesa – ha detto – la direzione è chiara. Dove le liste superano i quattro mesi si sospenderà l’intramoenia. Lo stiamo facendo già al San Camillo e lo faremo ovunque».
Sempre sulla sanità ha aggiunto: «Quando siamo arrivati, non solo la sanità era commissariata ma c’era il blocco delle assunzioni e degli investimenti e la chiusura dei reparti. Al commissariamento fu data una risposta sbagliata, quella delle macroaree: una risposta sbagliata a un problema reale. Ebbene, in cinque anni ce ne siamo occupati, abbiamo fatto assunzioni , stabilizzato i precari e domani avremo un bando per sei nuovi primari». «Il risanamento – ha aggiunto – non è solo economico, ma deve essere percepito come un ampliamento dei diritti dei cittadini».
ma basta!!!! Deve togliere il disturbo.
togliesse il disturbo.