Ladro ucciso, spunta un’altra pistola in mano al palo della banda

Emergono nuovi particolari sulla dinamica dell’omicidio del ladro sorpreso in via Palermo a Latina. Nel caricatore della 9×21 semiautomatica dell’avvocato Francesco Palumbo c’erano 13 proiettili. Lui ne ha esplosi 12 e 11 bossoli sono stati ritrovati dalla polizia scientifica nel cortile condominiale della palazzina dove è avvenuto l’omicidio. Manca dunque soltanto un bossolo.

I proiettili che hanno raggiunto Domenico Bardi sono 2. Il ladro è stato colpito mentre stava scendendo dalla scala appoggiata sulla parete dell’edificio, utilizzata dai malviventi per raggiungere la finestra dell’appartamento al primo piano. Il 41enne è stato trovato a terra, ai piedi della scala, con la faccia rivolta verso il pavimento. In tasca aveva un paio di orecchini e un orologio, probabilmente appena rubati dalla casa del padre di Palumbo.

I proiettili hanno trafitto Bardi sull’emitorace posteriore sinistro dove sono stati rilevati due fori di proiettile, uno dei quali ha trapassato il corpo ed è uscito dall’altra parte.

Altri proiettili si sono invece conficcati sulla parete dell’edificio, nel balcone e uno anche sulla scala. Traiettorie molto diverse che confermerebbero l’ipotesi che l’avvocato abbia sparato “all’impazzata” senza prendere la mira.

Ma l’elemento nuovo più rilevante riguarda uno dei ladri fuggiti, esattamente quello che faceva da “palo”. L’uomo, trovandosi di fronte l’avvocato Palumbo che intimava di andare via, avrebbe tirato fuori una pistola dalla tasca tenendola lungo la gamba. A quel punto Palumbo, preso dal panico, avrebbe iniziato a sparare a raffica. Questa al momento è la versione dell’avvocato al vaglio degli investigatori.

Oggi alle 12 inizierà l’autopsia sul corpo della vittima, affidata al medico legale Tommaso Cipriani. Accanto a lui sarà presente il consulente tecnico Giuseppe Manciocchi, nominato dal difensore di Palumbo, l’avvocato Leone Zeppieri. Intanto la polizia continua a cercare i due ladri fuggiti, seguendo alcune tracce.