Dal ministero 2 milioni di euro per la Casa della Musica di Latina

Due milioni di euro sono assegnati dal Mibact al Comune di Latina, nell’ambito della programmazione strategica nazionale Grandi Progetti Beni Culturali 2019, destinati al progetto di recupero e ristrutturazione degli edifici dell’ex Consorzio Agrario Provinciale ai fini della realizzazione della Casa della Musica.
Un progetto di vecchia data che ora riprende finalmente vigore dopo anni di attese inutili. Soggetto attuatore sarà il Ministero dei Beni Ambientale i Culturali, mentre l’avvio dei lavori sarà nel 2018 e la conclusione è prevista nel 2020. «Grazie al progetto che ha avuto l’ok dal Governo – spiega il senatore Pd Claudio Moscardelli – nel 2018 partiranno i lavori per il Dizionario della Musica Italiana, una enorme biblioteca musicale, primo passo per la realizzazione della Casa della Musica per cui occorre reperire risorse pubbliche».
«Ringrazio il Sindaco Coletta – continua Moscardelli – per essersi speso per chiedere e per ottenere questo finanziamento, per la sensibilità mostrata e per aver respinto scetticismi ed ostilità esplicite al progetto. Il DMI è allocato nei Capannoni dell’ex Consorzio agrario grazie ad un emendamento presentato da me e dal PD e approvato nel primo anno della Sindacatura Di Giorgi con le prime risorse e spazi nell’attuale sede. Il progetto del professor Claudio Paradiso dopo anni trovava un primo riscontro. Poi tutto si è fermato e con la Giunta Coletta ha ripreso vigore la sua realizzazione. Proposi di allocarlo nei Capannoni dell’ex Consorzio Agrario e Di Giorgi accettò perché rappresentava per me un primo passo verso l’altro progetto che ho sostenuto e portato avanti da anni come la Casa della Musica. Ricordo che lo avanzai per la prima volta nel 2002 e nel 2006 ottenni dalla Regione Lazio 2,2 milioni di euro per la progettazione e per l’avvio lavori . L’assessore Regionale alla Cultura dell’epoca Giulia Rodano voleva realizzare l’intero Progetto ed era disponibile a mettere tutte le somme necessarie sul bilancio regionale. L’allora Sindaco Zaccheo aveva altre idee e le risorse andarono perdute. Oggi la realizzazione del DMI sarà di grande valore per Latina ponendola all’attenzione nazionale ed europea. Ho sostenuto il DMI grazie al volontariato di amici della Musica e costituiro’ a breve un’associazione di amici del DMI per contribuire e per aiutare nel suo lavoro prezioso il Maestro Paradiso. Occorre reperire le risorse pubbliche per un concorso internazionale di progettazione affinché si possa ottenere un progetto di qualità e di valenza internazionale per la Casa della Musica (auditorium, sale registrazioni , sale prova , attività formativa ) che consentirà di avere le carte in regola per ottenere le risorse necessarie alla completa realizzazione e per dedicare l’inteto complesso alla Casa della Musica. Il DMI e la Casa della Musica, il Palazzo della Cultura, il recupero di Palazzo M per la biblioteca comunale ed universitaria, il recupero del Cambellotti come Pinacoteca della Città , l’area delle ex autolinee da riqualificare come spazio urbano di qualità con funzioni culturali e commerciali e il centro espositivo all’ex Garage Ruspi costituiscono un percorso progettuale su cui costruire la città della Cultura sul modello delle città medie europee come Brema, Bilbao, Nantes o italiane come Mantova e Matera. Cultura ed economia creativa rappresentano una vocazione naturale per Latina, città ricca di talenti artistici e di fermenti culturali di base, oltre ad essere già la città del Conservatorio e del Campus Internazionale di Musica».
IL PROGETTO
Il DMI, Dizionario della Musica in Italia, è un progetto innovativo di ricerca nazionale con sede a Latina. L’obiettivo è quello di riunire insieme per la prima volta in un dizionario pubblico e gratuito tutte le figure della musica in Italia dal Medioevo ad oggi e costituire la sintesi di un intero sistema (e non più solo di alcune figure) della forma artistica più diffusa in Italia. Un’evoluzione della ricerca enciclopedica da ‘universale’ a ‘nazionale’. Non è casuale la scelta di Latina, città con spiccata vocazione verso la musica e anagraficamente la più giovane d’Italia, dunque la più adatta per progetti innovativi e tecnologici. L’applicazione informatica per la realizzazione del DMI consisterà nella creazione di una piattaforma web capace di offrire una ricerca rapida e intuitiva all’interno delle voci presenti, tutte corredate di ogni possibilità multimediale. La compilazione delle voci è riservata ai soli studiosi accreditati, lo scambio e la messa in rete di informazioni aggiornate in tempo reale sarà consultabile in ogni parte del mondo, Lo studio dell’innovativo software è ideato da due tra i maggiori istituti di ricerca informatica italiani: l’IIT – l’Istituto di Informatica e Telematica e l’ISTI – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’informazione che operano nel CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, garantendo il più alto livello tecnologico e qualitativo oggi raggiungibile. La formazione e l’aggiornamento sul telelavoro sono curati da esperti quali il prof. Domenico De Masi. Hanno aderito al progetto DMI tutte le maggiori Istituzioni musicali e musicologiche italiane. Il progetto del DMI contribuisce alla realizzazione di un sogno dei padri fondatori della Repubblica che nell’art. 9 della Costituzione Italiana indicarono che «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica», associando già settant’anni fa la conoscenza all’innovazione tecnologica. L’enciclopedia che ne scaturirà sarà quindi online, costantemente aggiornabile e gratuita. Il dominio web www.dmi.it è già stato acquisito. Una stima complessiva dei dati prevede l’inserimento progressivo di circa 300.000 voci, 120.000 fotografie, 30.000 filmati e migliaia di collegamenti a siti ufficiali, oltre alla possibilità di qualunque tipo di interrogazione all’interno deldatabase. Uno degli obiettivi prioritari del DMI è infine quello di far parte della World Digital Library promossa dall’UNESCO (http://www.wdl.org/en/), il sito mondiale che raccoglie le più importanti e rappresentative ricerche culturali nazionali.
L’ARCHIVIO DEI MUSICISTI. Il DMI non limita la propria attività al web: ha costituito una biblioteca specializzata pubblica sulla musica in Italia nel centro di Latina in grado di organizzare convegni, mostre, concerti, festival, corsi di formazione, insieme alla pubblicazione di spartiti, libri, riviste, dispense, collane monografiche, CD, DVD. Il progetto ideato e promosso dal prof. Claudio Paradiso è dedicato agli archivi dei musicisti italiani: capace quindi di ospitare libri e spartiti musicali, ma anche strumenti, epistolari, fotografie, autografi, programmi, locandine, dischi, nastri, filmati e ogni tipo di documento presente nei fondi dei musicisti scomparsi o viventi che hanno operato in ogni genere musicale. Essa fungerà inoltre quale straordinaria banca dati reale per tutti gli studiosi e i musicologi, italiani e stranieri, che contribuiranno alla realizzazione del Dizionario DMI online vero e proprio. Il DMI è stato ritenuto opera di interesse nazionale nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Biblioteca del DMI è stata riconosciuta dal Ministero per i Beni Culturali e inserita nell’Anagrafe delle biblioteche italiane compilata dall’ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico. Parallelamente alla meticolosa raccolta degli archivi su tutto il territorio nazionale, una delle priorità della Biblioteca del DMI è l’informatizzazione di tale patrimonio, l’inserimento dei dati in SBN (il Sistema Bibliotecario Nazionale nel quale il DMI è già operativo) e delle schede dei musicisti donatori nel nuovo SAN (il Sistema Archivistico Nazionale) del MiBACT. L’ambito della cultura è per il DMI arte e storia da preservare ma anche impresa, fornendo inizialmente formazione e occupazione a giovani laureati, operando successivamente nel settore dell’esecuzione, della produzione, dell’editoria e dei media in sinergia con la costituenda Casa della Musica di Latina sostenuta dalla Regione Lazio.
CHI E’ L’IDEATORE. Claudio Paradiso è nato a Roma nel 1960 e dopo gli studi classici si è diplomato in flauto nel 1980 con il massimo dei voti nel Conservatorio di “Santa Cecilia” in Roma nella classe di Angelo Persichilli. Nel 1983 ha conseguito il Diploma Accademico nell’Accademia Filarmonica di Bologna.
Nel 1984 ha ottenuto il Solisten-Diplom nella MusikAkademie di Basilea (Svizzera) nella classe di Peter-Lukas Graf.
Nel 1988 ha conseguito il Diploma Accademico dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia in Roma nella classe di Musica da camera di Riccardo Brengola.
Si è perfezionato in flauto con Andrè Jaunet, Conrad Klemm, Gerardo Levy e Giorgio Zagnoni, in musica da camera con Bruno Canino, Cesare Ferraresi, Rocco Filippini e Arrigo Pelliccia.
Dal 1998 ha seguito, per la direzione d’orchestra, il Maestro Carlo Maria Giulini.
Dal 1973 ha svolto un’intensa attività concertistica solistica suonando, tra le altre, con il Bach Collegium Stuttgart, la Radio Symphonie Orchester Basel, la Symphonia Perusina, l’Orchestra da Camera di Torino, la Kammerorchester Detmold, l’Orchestra da Camera di Praga, l’Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli, la Württembergisches Kammerorchester Heilbronn, l’Orchestra Sinfonica di Perugia, l’ORI – Orchestra Romana Internazionale, I Solisti di Perugia.
Dal 1986 ha ricoperto il ruolo di primo flauto nell’Orchestra Sinfonica di Piacenza, nell’Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli della RAI, nell’Orchestre Symphonique de Fribourg, nell’Orchestra Sinfonica Italiana suonando con direttori quali Jörg Färber, Albert E. Kaiser, Lev Markiz, John Neschling, Massimo Pradella, Helmuth Rilling, Michel Sasson, Tibor Varga, Marcello Viotti, Ottavio Ziino. È fondatore e direttore dal 1990 dell’Orchestra da camera I FIATI DI PARMA, l’orchestra da camera italiana di strumenti a fiato, che ha diretto nei principali festival e nelle più famose sale concertistiche italiane ed estere.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.