OMICIDIO AL MAKKERONI, LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

08/01/2008 di
Sono state depositate le motivazioni della sentenza contro Renato Pugliese, il diciannovenne pontino condannato dalla Corte di Assise a 6 anni e 8 mesi di reclusione. {jomcomment lock}

 
Il reato contestato è quello di omicidio preterintenzionale per il decesso di Vincenzo Bruzzese, 59 anni, titolare del Makkeroni, un noto locale della città. Le trenta pagine della motivazione sono allo studio dei difensori dell’imputato, gli avvocati Leone Zeppieri e Gaetano Marino, per proporre il ricorso in Appello. Il presidente Toselli ha scritto che secondo la Corte c’è il nesso di causalità tra la condotta materiale di Pugliese e il decesso di Bruzzese «allorché essa abbia determinato uno stress psichico».
 
Un’affermazione, ha proseguito, che «è indubbiamente corretta scientificamente e giuridicamente». In questi casi, la Corte ha spiegato che si deve parlare di «lesività psicodinamica» per indicare il decesso derivato da uno stress emotivo che va a intaccare la funzionalità di organi fondamentali.
 
Le testimonianze durante il processo sono tutte attendibili, meno quella fornita dallo stesso imputato. La notte tra il 23 e il 24 settembre del 2006 tra Renato Pugliese e Vincenzo Bruzzese ci fu un diverbio nel parcheggio fuori la discoteca. Ad un tratto Bruzzese si accasciò su un auto, e inutili furono i tentativi di soccorso prestati sul posto e poi all’ospedale. Il 6 ottobre successivo Pugliese fu sottoposto a fermo e portato in carcere, dopo alcuni mesi fu mandato agli arresti domiciliari, nel tempo revocati perché non vi erano più le esigenze investigative.
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  1. E’ vergognoso accettare una condanna cosi’ impietosa nei confronti di un giovane che non ha commesso il fatto. Il Sig. Bruzzese era gravemente malato di severa patologia coronarica, aveva sospeso i farmaci per errore e non si atteneva allo stile di vita indicatogli. Sarebbe potuto morire in qualsiasi momento, altro che nesso psicodinamico del piffero. Non sono state tenute in considerazione minimamente le testimonianze ricche di contenuti scientifici della difesa. Ci si