Stefano 7, baseball e beneficenza per l’ospedale di Anzio
Lo Stefano7baseballmeeting con la sua sesta edizione si pone l’obiettivo di donare quattro nuovi strumenti per i reparti di otorino e cardiologia, nonché per il servizio trasfusionale e il pronto soccorso dell’ospedale di Anzio. Tra questi: un impedenzometro, due elettrocardiografi e delle poltrone alternative all’uso di barelle.
L’iniziativa, che si svolgerà il 2 e il 3 settembre allo stadio Reatini di Anzio, unisce uno sport come il baseball a un evento di solidarietà in ricordo di Stefano Pineschi, figlio dello storico dirigente dell’Anzio che morì all’età di 41 anni a causa di una terribile malattia. Questi due giorni saranno dedicati esclusivamente a formazioni giovanili e vedranno la partecipazione di squadre fuori regione. Come ha affermato Claudio Sabatini, componente del Comitato organizzatori: “Il nostro obiettivo è quello di portare sempre più l’evento sociale e sportivo su base nazionale e di coinvolgere realtà che hanno poche possibilità di misurarsi in tornei giovanili. Ci saranno squadre da Messina, Foggia e Teramo dove giocare a baseball non è facile, li abbiamo voluti proprio per questo.”
La manifestazione è stata illustrata questa mattina nella sala riunioni del padiglione “Faina” dell’ospedale di Anzio e Nettuno con la collaborazione del giornalista Giuseppe Baratta ed è stata trasmessa in diretta facebook dal “Bar del baseball”.
“Torniamo in ospedale perché andiamo dove c’è bisogno e perché il nostro comitato si occupa, per statuto, di sanità e sociale. Per due edizioni abbiamo pensato alle esigenze del territorio, ora siamo di nuovo qui. Gli strumenti che vogliamo acquistare sono indispensabili per migliorare la qualità delle prestazioni e sono certa che anche quest’anno raggiungeremo l’obiettivo” – ha detto Maura Garofalo, presidente del Comitato. “Non smetterò mai di ringraziare gli amici di mio marito, che hanno voluto il comitato e creduto da subito nel progetto, mia suocera e la sua famiglia per il supporto, gli sponsor, i Comuni di Anzio e Nettuno che ci sono sempre stati vicini, come la Fibs”.
A spiegare le necessità sono intervenuti Mauro Carconi, medico del reparto di otorino, Rita Dalpiaz del pronto soccorso e Maria Tinti della cardiologia.
“Abbiamo necessità dell’impedenzometro per eseguire esami più puntuali – ha spiegato Carconi – e ringraziamo di aver scelto il nostro reparto”. Le poltrone “saranno utili a non occupare barelle solo per fare delle terapie – ha spiegato Dalpiaz – oppure a evitare che si facciano su una sedia che non è il massimo della comodità”. Gli elettrocardiografi “aiutano a svolgere l’attività quotidiana sia nel reparto sia nei servizi all’utenza” – ha detto Tinti.
L’obiettivo finale è quello di raggiungere una cifra pari a 10.000 euro per poter acquistare tutte le attrezzature necessarie. Oltre al contributo dato dagli sponsor, c’è bisogno anche dell’aiuto della comunità che potrà acquistare la maglia celebrativa dell’evento, ormai diventata un oggetto da collezione.
“Chiederemo a chi decide di prenderla di essere interattivo con noi – ha detto Maurizio Guerra, grafico del comitato – di fare un selfie e spiegare sulle pagine social perché ha deciso di sostenerci. Un modo per avere un riscontro diretto e anche mirare le altre iniziative”.
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