Guida Blu, 4 vele a Ponza e Ventotene. Ecco la classifica dei mari più belli

16/06/2017 di
cala-fonte-ponza

Presentata a Roma la Guida Blu di Legambiente e Touring Club, con una formula rinnovata che vuole premiare e valorizzare il mare più bello del 2017, parlando di comprensori turistici costieri e non più comune per comune, e consegnando le Vele da 1 a 5 come di consueto.

Nel Lazio non ci sono comprensori di eccellenza con 5 vele ma sono 5 quelli individuati: con 4 vele le Isole Ponziane (Ponza e Ventotene) e la Maremma Laziale, con 3 il Parco del Circeo e la Riviera d’Ulisse, a 2 vele il Litorale Romano; la classifica è il frutto dello studio di oltre 100 parametri sull’accoglienza turistica, la sostenibilità delle scelte territoriali, l’accessibilità del litorale, la qualità e la bellezza ambientale e naturalistica.

«Anche quest’anno nel Lazio nessuna località raggiunge il massimo punteggio nella Guida Blu ma il mare della nostra regione può e deve migliorare, soprattutto in alcuni territori che per vocazione possono seriamente aspirare alle 5 vele e all’eccellenza ambientale e turistica – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio -. Continuano ad essere le Isole Ponziane e la Maremma Laziale i luoghi con il punteggio più alto e che possono crescere ancora con le scelte giuste, ma la presenza di altri tre comprensori nella Guida ci mostra una costa con un potenziale enorme, dove vanno rafforzate le prospettive di sostenibilità ambientale. È importantissimo poi il cambiamento che propone la Guida Blu da quest’anno, uno strumento che, attraverso l’individuazione di comprensori e non più di comuni, parla di futuro e sostiene le scelte di maturazione reciproca tra città e paesi contigui del Lazio, soprattutto per la proposta turistica sul mare».

«Anche i laghi sono inseriti nella Guida – prosegue la nota – e risultano ben 7 quelli del Lazio: il Lago di Martignano (Anguillara Sabazia RM) e quello di Nemi (Nemi RM) con 4 vele continuano a essere i migliori, il Lago di Bolsena e quello di Bracciano ricevono le 3 vele, i laghi di Vico, del Turano, e di Castelgandolfo ricevono le 2 vele». «Fondamentale nel Lazio è anche la cura della bellezza e la sostenibilità delle scelte intorno ai bacini lacustri, in una regione che ne è piena come poche e dove ci sono tantissime possibilità di sviluppo migliore e ulteriore del turismo dolce e sano – conclude Scacchi -. Per dare possibilità ai territori e ai comuni lacustri si deve partite però da un cambio di rotta determinato sulla gestione complessiva dei laghi, perché non sia più possibile captarne le acque fino a metterne seriamente a rischio il valore ecosistemico, come avvenuto per Bracciano negli ultimi mesi, ne sia mai più consentito un abbassamento delle acque e uno sversamento da mancata depurazione come nelle scorse settimane è successo nel lago di Canterno (FR) con conseguente vero e proprio sterminio di fauna ittica di grande taglia».


IL QUADRO NAZIONALE. C’è aria di rinnovamento per Il mare più bello 2017, la Guida di Legambiente e Touring Club Italiano che quest’anno offre ai suoi lettori una nuova bussola, quella dei comprensori turistici, per orientarsi tra le tante località marine e lacustri della Penisola. La Guida mette in fila oltre 100 comprensori (tra marini e lacustri, ossia territori vasti che possono contenere anche più comuni. Una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante. Ecco perché quest’anno Il Mare più bello non assegna le 5 vele ai singoli comuni, ma ad interi comprensori turistici scelti secondo i tradizionali criteri della Guida e all’interno dei quali è poi possibile scoprire i comuni che ne fanno parte con le singole valutazioni. Nel 2017 sono 21 comprensori turistici che hanno ottenuto il riconoscimento delle cinque vele: 15 quelli marini e 6 quelli lacustri.

A guidare la classifica dei comprensori turistici a cinque vele sono il Litorale di Chia (a sud della Sardegna che interessa l’area del comune di Domus de Maria in provincia di Cagliari), la Maremma Toscana al secondo posto (con Castiglione della Pescaia come miglior comune, seguito da Scarlino, Marina di Grosseto e Follonica in provincia di Grosseto) e al terzo posto svetta la Baronia di Posada e Parco di Tepilora (in provincia di Nuoro sulla costa occidentale della Sardegna, che ha come miglior comune quello di Posada, seguito da Siniscola). Seguono in graduatoria il Litorale di Baunei (sulla costa orientale sarda), L’Alto Salento Adriatico (con i comuni di Melendugno e Otranto in provincia di Lecce), la Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari (sempre in Puglia, guidata dal comune di Polignano a Mare seguito da Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno nelle provincie di Bari e Brindisi), la Costa d’Argento e Isola del Giglio (qui domina l’Isola del Giglio e Capalbio), la Planargia (ovvero il litorale del comune di Bosa), l’isola di Ustica (in Sicilia), la Gallura e PN Arcipelago La Maddalena (vasto comprensorio nella Sardegna nord orientale guidato da Santa Teresa Gallura, comune al top, seguito da La Maddalena, Palau e Arzachena), il Sud Cilento (in Campania con Pollica Acciaroli e Pioppi, miglior comune, seguito da Camerota, Centola-Palinuro, Castellabate ed altri), l’Isola di Salina (nell’arcipelago delle Eolie). Ed ancora la Costa di Maratea e il Golfo di Policastro (con Maratea come comune di spicco seguito da Sapri (Sa) e San Giovanni a Piro-Scario (Sa), le Cinque Terre (in Liguria guidate da Vernazza e poi da Monterosso al Mare e Riomaggiore) e il litorale Nord Trapanese (un comprensorio nella Sicilia orientale con al vertice il comune di San Vito Lo Capo, seguito da Custonaci e Erice).

La Sardegna è risultata quest’anno la regione più premiata con ben 5 comprensori a 5 vele: dalle terre della Baronia di Posada, poco sotto Olbia, all’area più a nord che comprende la Gallura e il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena; e poi più a sud dal comprensorio di Baunei e lungo il litorale di Chia per arrivare alla costa occidentale, lungo il litorale della Planargia, che comprende il comune di Bosa. Importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Toscana (2 comprensori), Puglia (con 2 comprensori) e Sicilia (3 comprensori).

Alla presentazione de Il mare più bello 2017, coordinata dalla giornalista Cinzia Conti, hanno partecipato: Maurizio Gubbiotti, Presidente RomaNatura, Rossella Muroni, Presidente Nazionale Legambiente, Franco Iseppi, Presidente Touring Club Italiano, Stefano Landi del Master MMT – Università LUISS, Barbara Argiolas – Assessore al Turismo – Regione Sardegna, Angelo Gentili, Responsabile Turismo Legambiente, Tore Sanna, Vice Presidente di Federparchi, Giuseppe Dodaro, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Francesco Carri, Presidente Iccrea Banca, Sebastiano Venneri, Responsabile Mare di Legambiente.

“In questi anni – dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente – abbiamo assistito ad una evoluzione del turismo che è passato da un turismo di massa ad un turismo di qualità, attento all’ambiente e alla sostenibilità. Sono per altro aumentate le persone che scelgono luoghi e mete ecofriendly e un turismo green. Quest’anno le molte località, che raccontiamo e consigliamo all’interno della guida Il mare più bello, frutto di una longeva collaborazione con il Touring Club Italiano, sono state raggruppate in comprensori turistici perché crediamo nelle politiche territoriali, di area e di sistema capaci di unire competenze, risorse e occasioni turistiche. Siamo convinti che oggi la vera sfida non si basi sulla competizione tra comuni, ma sul mettere in campo politiche di valorizzazione tra le varie amministrazioni mettendo in sinergia quelle esperienze territoriali di successo, basate su offerta turistica e scelte innovative in tema di tutela, conservazione e gestione del territorio, con le strategie d’area”.

“La guida continua a rinnovarsi e cambiare – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – per offrire uno strumento di consultazione sempre più utile e affidabile per scegliere dove passare una vacanza di qualità al mare o al lago. Il Mare più bello descrive 43 comprensori selezionati su un totale di 90 zone balneari e propone le eccellenze del nostro mare in ogni regione, da nord a sud. Questa iniziativa si inserisce in un mercato turistico, quello balneare, che era considerato saturo e che, invece, risulta in costante aumento. La selezione rigorosa proposta dalla guida è un lavoro di grande coerenza in risposta alla crescente domanda di un mare e di laghi di qualità. La collaborazione tra il Touring e Legambiente – conclude Iseppi – si basa non tanto e non solo sul lavoro comune che sfocia in questa guida quanto sul principio della condivisione di quello che è il ruolo della pratica turistica italiana, che ci vede uniti e vicini rispetto ai grandi temi del Paese.”

“Con la guida Il mare più bello 2017 – spiega Angelo Gentili, responsabile Turismo di Legambiente – Legambiente premia i comprensori turistici del nostro paese che stanno dimostrando un impegno significativo per la qualità territoriale, le buone pratiche sostenibili, la filiera agroalimentare di eccellenza, i servizi turistici in chiave ecologica .Vogliamo raccontare come  le reti  territoriali e le comunità riescono a valorizzare le nostre coste ed il nostro mare più bello, paesaggi incantevoli ricchi di natura, storia e cultura che costituiscono esempi unici ed attrattivi. In un momento in cui i turismi correlati fortemente con il territorio stanno diventando veri e propri apripista dell’intero sistema turistico, il modo migliore per raccontare le eccellenze è lanciare la sfida di distretti turistici che guardino alla sostenibilità come ingrediente principale”.

I comprensori turistici raccolti nella guida ll mare più bello 2017 sono stati individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio di Goletta Verde.

Anche quest’anno la Guida dedica infine una sezione alle località regine del turismo lacustre. Nella classifica dei comprensori lacustri a cinque vele svetta al primo posto il Lago di Molveno (Tn), seguito da Lago di Fiè (Bz) e dal Lago di Monticolo (Bz), tutti in Trentino Alto Adige. Seguono in graduatoria il Lago del Mis in Veneto, il Lago dell’Accesa (Toscana) e il lago di Avigliana Grande (in Piemonte). Il Trentino Alto-Adige si conferma la regione al top per numeri di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi su sei a 5 vele. Inoltre il Trentino Alto Adige ospiterà a fine settembre il primo Festival dei Laghi, organizzato da Legambiente e che avrà come cuore centrale il comune di Molveno. Qui saranno invitate le amministrazioni lacustri di tutta Italia per fare il punto e confrontarsi sulla situazione dei laghi italiani, ma anche per presentare proposte, buone pratiche ed esperienze di successo capaci di coniugare turismo lacustre, sostenibilità ambientale e turismo territoriale.

Classifica comprensori marini a cinque vele
1 Litorale di Chia

Domus De Maria (Ca)

Sardegna
2 Maremma Toscana

Castiglione della Pescaia, Scarlino

Marina di Grosseto e Follonica in provincia di Grosseto

Toscana
3 Baronia di Posada e Parco di Tepilora

Posada e Siniscola (NU)

Sardegna
4 Litorale di Baunei

Baunei (OG)

Sardegna
5 Alto Salento Adriatico

Melendugno e Otranto (LE)

Puglia
6 Costa del Parco agrario degli Ulivi secolari

Polignano a Mare, Ostuni, Monopoli

Fasano e Carovigno in provincia di Bari

Puglia
7 Costa d’Argento e Isola del Giglio

Isola del Giglio, Capalbio, Orbetello

Magliano in Toscana e Monte Argentario (GR)

Toscana
8 Planargia

Bosa (OR)

Sardegna
9 Isola di Ustica

Ustica (PA)

Sicilia
10 Gallura e Arcipelago della Maddalena

Santa Teresa Gallura, La Maddalena

Palau, Arzachena (OT)

Sardegna
11 Sud Cilento Campania
12 Isola di Salina

Santa Maria Salina, Malfa, Leni, in provincia di Messina

Sicilia
13 Costa di Maratea e Golfo di Policastro

Maratea (Pz), Sapri (Sa),

San Giovanni a Piro-Scario (Sa) e Vibonati (Sa)

Campania e Basilicata
14 Cinque Terre

Vernazza, Monterosso al Mare

e Riomaggiore in provincia di La Spezia

Liguria
15 Litorale Nord Trapanese

San Vito Lo Capo, Custonaci,

Erice in provincia di Trapani

Sicilia

 

Classifica comprensori lacustri a 5 vele
Regione Comune PR Lago Vele 2017
Trentino Alto Adige MOLVENO Lago di Molveno 5
Trentino Alto Adige FIE’ ALLO SCILIAR Bz Lago di Fiè 5
Trentino Alto Adige APPIANO SULLA STRADA DEL VINO Bz Lago di Monticolo 5
Veneto SOSPIROLO Bl Lago del Mis 5
Toscana Massa Marittima Gr Lago dell’Accesa 5
Piemonte AVIGLIANA To Lago di Avigliana Grande 5

 

Motivazioni 5 vele

LITORALE DI CHIA (CA)

Il comprensorio coincide con il territorio di Domus De Maria. Parzialmente interessato dal Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, il Comune ha recentemente concluso l’aggiornamento dei piani di gestione delle aree natura 2000 e ha avviato con ISPRA gli studi istruttori per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Spartivento e del SIC a mare. Sempre nella località di Chia, ha difeso il sistema imponente delle dune di retrospiaggia realizzando con il progetto Life Providune interventi per la delimitazione e la ricostituzione naturale della duna. Continuano gli scavi a Bithia con la prospettiva della visitabilità del sito archeologico fenicio-punico e si rafforzano le azioni di tutela del patrimonio archeologico costiero portato alla luce dalla recenti mareggiate. È stato attivato il Centro di Educazione Ambientale “Acqua Durci” con funzione informativa sulla corretta fruizione del territorio.

MAREMMA TOSCANA (GR)

Solida terra di località a cinque vele che ha fatto, nel corso degli anni, del turismo ambientale il tratto distintivo del suo territorio. Grazie alla presenza di aree naturalisticamente eccezionali, come la Diaccia Botrona o la spiaggia di Cala Violina, sapientemente valorizzate dalla presenza del parco regionale della Maremma e dall’attività amministrativa di località come Castiglione della Pescaia che da tempo porta avanti politiche avanzate di gestione e promozione sostenibile del territorio.

BARONIA DI POSADA E PARCO DI TEPILORA (NU)

Si compone dei territori di Siniscola e Posada, contraddistinti dalla presenza di ampie zone umide retrodunali e da un lungo litorale sabbioso che delimita l’articolata foce a delta del Rio Posada per la quale è stato richiesto al Ministero dell’Ambiente l’inserimento all’interno della convenzione internazionale di RAMSAR. A Posada è attivo un servizio di bike sharing comunale ed è stato recentemente finanziato un sistema di mobilità sostenibile incentrato sul rafforzamento della mobilità ciclabile e sull’introduzione di mezzi elettrici sostitutivi delle auto private per la fruizione delle spiagge. Il Comune ha recuperato al patrimonio pubblico il Monte Orvile, affidandolo all’Ente Foreste che prosegue negli interventi di riforestazione. Il parco di Tepilora è stato inoltre recentemente riconosciuto come “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO.

LITORALE DI BAUNEI (OG)

Noto per gli incredibili paesaggi di una costa tra le più suggestive della Sardegna, il comprensorio, che coincide con il territorio di Baunei, offre percorsi naturalistici unici nel Mediterraneo che consentono il raggiungimento in sicurezza, via terra, di cala Goloritzè, Ispuligidenie (cala Mariolu), cala Biriola, cala Sisine e cala Luna. Presso la spiaggia di Ispuligidenie è stato installato un pontile amovibile come unico punto di attracco al fine di regolare gli accessi e contingentare le presenze a tutela del delicato ecosistema. Nella marina di Baunei-Santa Maria Navarrese la mobilità a servizio del porto è garantita dall’uso di bici e veicoli elettrici alimentati con energia solare ed è a disposizione dei turisti un servizio di bike sharing comunale.

ALTO SALENTO ADRIATICO (LE)

È il tratto di costa più orientale della nostra penisola, terra suggestiva e storicamente ben gestita guidata dai due Comuni di Otranto e Melendugno. Ottimo l’impegno e la caparbietà che le amministrazioni stanno dimostrando nel percorso di istituzione dell’area marina protetta a completare la tutela a mare di quel tratto di costa. Buona anche la collaborazione con l’Università locale nell’attività di divulgazione scientifica e di educazione ambientale realizzata nel faro della Palascia e le iniziative messe in atto per promuovere un turismo a basso impatto ambientale.

COSTA DEL PARCO AGRARIO DEGLI ULIVI SECOLARI in provincia di Bari e Brindisi

È un territorio che sta conoscendo un’inarrestabile capacità di affermazione in una regione, la Puglia, già ricca di eccellenze. Ad alimentare questo percorso virtuoso ci sono sicuramente i due parchi, quello regionale delle Dune Costiere e l’area marina protetta di Torre Guaceto, nonché l’effervescenza amministrativa del Comune di Polignano a Mare. Ma la forza di questi luoghi sta nel paesaggio agrario disegnato dagli ulivi secolari, una piana unica al mondo che i Comuni hanno chiesto al Mipaf di inserire nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici.

COSTA D’ARGENTO E ISOLA DEL GIGLIO (GR)

Può rappresentare una sorta di porta d’ingresso meridionale al Santuario dei mammiferi marini. Si sviluppa quindi tra dune costiere, spiagge ben curate e le limpide acque dell’isola del Giglio con un entroterra di straordinaria qualità.

PLANARGIA (OR)

Rappresentato lungo il litorale dal territorio di Bosa, il comprensorio è segnato dalla presenza di uno dei borghi fluviali tra i più affascinanti -quello di Bosa- che aderisce alla rete dei Borghi più belli d’Italia. Bosa vanta un impegno sul fronte della salvaguardia dei valori ambientali del vasto ed imponente sistema costiero che per 30 km si sviluppa fino ad Alghero e di studio e tutela della biodiversità: in partenariato con l’Università  di Sassari il Comune realizza una campagna di monitoraggio dei cetacei con giornate di informazione e divulgazione e sempre con l’Università, la Regione e il Corpo forestale effettua studi e mette in atto azioni di salvaguardia dell’habitat dei grifoni e di informazione per cittadini e turisti.

ISOLA DI USTICA (PA)

L’isola che può vantare la prima area marina protetta istituita nel nostro Paese. Nel corso dell’ultimo anno l’amministrazione ha saputo dare una violenta accelerazione alle politiche di tutela ambientale chiudendo il ciclo virtuoso delle acque con la realizzazione di un desalinizzatore ad osmosi inversa che consente il risparmio del 75% di energia elettrica e prevedendo il riutilizzo a scopo irriguo delle acque chiare. Il dissequestro dell’area di trasferimento dei rifuti, bloccata da 8 anni, ha permesso di partire con la raccolta differenziata. Infine l’impiego delle canoe a fondo trasparente per apprezzare la meglio la zona A della riserva.

COSTA NORD ORIENTALE DELLA GALLURA E PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO DELLA MADDALENA (OT)

I quattro comuni rappresentano un sistema turistico fortemente integrato che ha il suo fulcro nell’arcipelago di La Maddalena. Il sistema delle aree protette, che già conta sulla presenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, si arricchisce dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone, il cui iter istruttorio è ormai prossimo alla conclusione. Sempre a Santa Teresa, tra maggio e agosto si snoda un programma ricco e integrato di varie iniziative che ruotano intorno al tema della conoscenza e del rispetto dell’ambiente costiero. Molto interessanti le azioni di efficientamento del sistema della mobilità, dalla realizzazione di parcheggi decentrati alle azioni di incentivazione degli spostamenti a piedi funzionali alla riduzione del traffico, alla riduzione del numero di auto in sosta e alla scoperta dei caratteri di autenticità del centro abitato e del territorio rurale.

SUD CILENTO (SA)

Un’ampia fascia costiera che corre da Santa Maria di Castellabate fino a Marina di Camerota, impreziosito da ben due aree marine protette e dalla presenza di Pollica, un Comune che ha svolto e continua ad esercitare una funzione di traino rispetto al resto del territorio sviluppando in particolare i temi della promozione della Dieta mediterranea che qui ha trovato la sua culla e la sua consacrazione voluta dall’Unesco a patrimonio immateriale dell’Umanità. Da sottolineare più recentemente la realizzazione della Cilento Card che consente di integrare in un percorso virtuoso le aree di eccellenza del territorio e il lavoro portato avanti con Slow Food per la promozione del pescato di qualità, a cominciare dalle alici di menaica, oggi sottoposte a un prelievo esagerato che sottrae risorse alla piccola pesca costiera artigianale.

ISOLA DI SALINA (ME)

Insieme agli altri comuni dell’Isola (ARO Salina), il comune di Salina è riuscito nel corso dell’ultimo anno ad avviare il sistema di raccolta porta a porta, e rispetto al 2016 le percentuali di raccolta differenziata sono raddoppiate e si sono ridotti i volumi finiti in discarica. Grazie alla vendita dei materiali riciclabili e alla riduzione dei rifiuti finiti in discarica, il Comune ha potuto ridurre la tassa sui rifiuti a tutti i cittadini e a alle imprese. Ulteriore traguardo da raggiungere è il compostaggio in loco dei rifiuti umidi, per ridurre ulteriormente i rifiuti che finiscono ancora in discarica. Grazie alla realizzazione di un progetto per la difesa della costa e il ripascimento della spiaggia a Santa Marina Salina, nel tratto interessato dall’opera oggi è aumentata l’area destinata a spiaggia che ormai era quasi scomparsa a causa delle mareggiate invernali. Un altro progetto di protezione della costa e degli abitati della frazione di Lingua è in corso di attuazione mediante l’interventi degli apparati regionali per le emergenze. E stata avviata inoltre un’attività di messa in sicurezza dei torrenti ed un primo intervento è stato ammesso a finanziamento per la messa in sicurezza della foce di un torrente.

GOLFO DI POLICASTRO E COSTA DI MARATEA in provincia di Potenza e Salerno

L’area del Golfo di Policastro abbraccia il tratto finale della provincia di Salerno e la costa lucana sulla quale troneggia la località di Maratea. Qui da tempo si lavora per percorsi di identità e valorizzazione del paesaggio. Più recentemente si è dato vita al recupero di antichi sentieri di costa per un turismo sostenibile e fuori stagione, itinerari mozzafiato che creano accessi a baie e spiagge nascoste. Il recupero di antichi sentieri di costa per un turismo sostenibile e fuori stagione, itinerari mozzafiato che creano accessi a baie e spiagge nascoste. Percorsi di identità e valorizzazione del paesaggio.

CINQUE TERRE (SP)

La Cinqueterre Card, dal turismo all’agricoltura, alla mitigazione del rischio e a favore dell’integrazione. Grazie alla “Cinque Terre Card multiservizi l’Ente Parco può impegnare in agricoltura fondi che arrivano dal settore turistico: il Parco assegna agli agricoltori le pietre per la ricostruzione ed il mantenimento dei muretti a secco e facilita il trasporto con l’elicottero nei siti di difficile accessibilità, consegna le piantine di vite per la futura semina. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra le principali attività di sostegno all’agricoltura con i proventi derivanti dalla Card (e per favorire l’integrazione), ha istituito la Banca del Lavoro che offre ai richiedenti la disponibilità gratuita di personale qualificato individuato fra i migranti a supporto delle attività agricole di recupero e manutenzione dei terrazzamenti ricadenti nei Comuni di Riomaggiore, Monterosso al Mare e Vernazza. Grazie agli introiti derivanti dalla Card è possibile il mantenimento delle monorotaie indispensabili all’agricoltura per il trasporto verticale di pesi.

LITORALE NORD TRAPANESE (TP)

È un tratto di costa tra i più suggestivi e ricchi dell’intera isola. Incastonata fra il promontorio di Monte Cofano e la riserva dello Zingaro quest’area, guidata sapientemente dalle iniziative del comune di San Vito lo Capo, alterna coste frastagliate, spiagge imponenti e altrettanto maestose falesie a picco sul mare. Buona l’attività di lotta al piccolo abusivismo edilizio che ha portato, nell’ultimo anno, all’abbattimento di numerosi manufatti.