Ciocchetti a Latina: “Il Piano Casa rilancerà questo territorio”

15/11/2010 di
ciocchetti-luciano-latina-76437623

«La concretezza e l’attuabilità della nuova legge finalmente colmeranno le aspettative dei cittadini di questa Regione sono certo che sarà uno strumento che potrà fornire al settore edilizio un’occasione di rilancio che si riverbererà positivamente su tutta l’economia e l’occupazione del Lazio, in particolar modo in un territorio importante come Latina». È quanto dichiara il Vice
Presidente e Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio Luciano Ciocchetti in una nota a margine del convegno pubblico sul nuovo «Piano Casa» presso il palazzo della Cultura in viale Umberto I insieme all’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte: «Oggi, – sottolinea Forte – a differenza del precedente Piano Casa presentato come un pacchetto calato dall’alto, siamo qui per un confronto diretto tra il territorio e la Regione, tra le istituzione e i cittadini, perché la nostra intenzione è quella di favorire le trasformazioni attente alle istante e alle peculiarità di tutte le province, come di quella pontina».

«Grazie al Piano Casa possiamo offrire – continua Ciocchetti – incentivi importanti a chi adegua gli edifici agli standard di sicurezza sismica e semplifichiamo la formazione di programmi integrati tesi al riordino delle periferie e alla
riqualificazione ambientale, con particolare riguardo al litorale laziale, senza dimenticare che il tutto è stato appositamente riformulato per un efficace uso della leva urbanistica per favorire la realizzazione di alloggi di housing sociale. Tutto si basa su concetti efficaci come semplificazione, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, con minor spreco del terreno libero».

«La vecchia stesura – conclude l’assessore all’urbanistica – aveva creato tante aspettative fra i cittadini e tra la piccola e media impresa, ma con le limitazioni poste di fatto si era rivelata inutilizzabile. Bocciatura pratica, non politica,
dunque della legge denominata »Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale« che si è discostata dall’originaria intesa Stato-Regioni. Certamente, in passato, non si sono sapute cogliere le
opportunità che quell’accordo aveva introdotto con particolare attenzione alla possibilità di favorire il rilancio occupazionale e lo sviluppo economico attraverso interventi volti al sostegno dell’edilizia. Con la nostra azione di governo abbiamo voluto rivalutare tutto questo».