Anziana uccisa in casa, il figlio sarà processato in Corte d’Assise

Il processo per l’omicidio di Rosa Grossi inizierà in Corte d’assise il prossimo 6 giugno. L’anziana di 88 anni fu massacrata di botte nella sua abitazione di Campoverde il 10 giugno 2016. Sotto accusa Giovanni Zanoli, il figlio della vittima, e Victor Popa, un cittadino romeno che deve rispondere dell’accusa di tentato furto perché sulla finestra della casa della donna furono trovate tracce del suo Dna.
Il romeno, però, non è accusato dell’omicidio ma solo del tentato furto. La dinamica dei fatti è tutta da chiarire. Popa è stato incastrato dal Dna isolato su alcune zeppe di legno trovate sotto alla tapparella della casa della vittima. Gli esami tecnici svolti sui tamponi hanno consentito di estrapolare un profilo genetico corrispondente al suo. L’uomo ha fornito un alibi dicendo che quella sera era in compagnia di un amico, il giudice gli ha concesso i domiciliari ma l’accusa resta in piedi.
Giovanni Zanoli, invece, deve rispondere di omicidio volontario per aver picchiato a morte la madre, forse al culmine di un litigio. L’allarme fu lanciato proprio dal figlio che raccontò di essersi recato in visita dalla mamma, trovandola a terra. Zanoli, incalzato dalle domande, confessò il delitto ammettendo di aver picchiato la madre al culmine di una lite, ma poi ritrattò la confessione in sede di interrogatorio, dopo l’arresto.
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