ISOLA CIURLI, PARTITA DEMOLIZIONE ECOMOSTRO
«Dopo quasi quarant’anni, questa mattina le ruspe del Comune di Fondi hanno cominciato la demolizione del più grande Ecomostro abusivo della nostra
Regione, la lottizzazione dell’Isola dei Ciurli, a Fondi, in provincia di Latina, da sempre al centro delle mobilitazioni di Legambiente Lazio e del Circolo Legambiente di Fondi». Lo comunica in una nota Legambiente.
Regione, la lottizzazione dell’Isola dei Ciurli, a Fondi, in provincia di Latina, da sempre al centro delle mobilitazioni di Legambiente Lazio e del Circolo Legambiente di Fondi». Lo comunica in una nota Legambiente.
«Come è noto, dopo la definitiva sentenza della Magistratura nel
processo di merito, recentemente la Regione Lazio aveva stanziato la cifra necessaria alla demolizione, mettendola a disposizione del Comune di Fondi, da sempre recalcitrante a provvedere alla demolizione – continua la nota – Insieme alla somma, la Regione Lazio aveva indicato in trenta giorni il tempo
utile per provvedere alla demolizione: dopodiché, con l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 32 della legge 47/85, in caso di ennesima ‘accidia amministrativà del Comune di Fondi, sarebbe intervenuta la Regione Lazio. È utile ricordare che l’altro atto amministrativo decisivo per l’area di Salto di Fondi, è stato l’inserimento dei 17 ettari della lottizzazione all’interno del Monumento Naturale del lago di Fondi, recentemente istituito dalla Regione Lazio».
processo di merito, recentemente la Regione Lazio aveva stanziato la cifra necessaria alla demolizione, mettendola a disposizione del Comune di Fondi, da sempre recalcitrante a provvedere alla demolizione – continua la nota – Insieme alla somma, la Regione Lazio aveva indicato in trenta giorni il tempo
utile per provvedere alla demolizione: dopodiché, con l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 32 della legge 47/85, in caso di ennesima ‘accidia amministrativà del Comune di Fondi, sarebbe intervenuta la Regione Lazio. È utile ricordare che l’altro atto amministrativo decisivo per l’area di Salto di Fondi, è stato l’inserimento dei 17 ettari della lottizzazione all’interno del Monumento Naturale del lago di Fondi, recentemente istituito dalla Regione Lazio».
«L’ottimismo della ragione ha ancora una volta trionfato sul pessimismo della volontà: dopo venti anni di mobilitazione della nostra associazione e del nostro Circolo di Fondi, e dopo ripetuti esposti dell’Osservatorio regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio, finalmente arriva il momento delle ruspe,
dopo una lunga battaglia che ha avuto inizio addirittura nel 1968 – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – L’iniziativa della Regione Lazio in materia di esercizio dei poteri sostituitivi nei confronti del Comune di Fondi, ha dato i suoi frutti: questa mattina dopo decenni il Comune ha
infatti iniziato a demolire le prime ville. La demolizione ha un chiaro sapore ambientale e di restauro di uno dei più significativi paesaggi agrari della nostra regione, recentemente inserito all’interno del nuovo Monumento Naturale del Lago di Fondi. La demolizione, un ottimo auspicio in vista della nuova
importante legge regionale in materia di repressione dell’abusivismo edilizio, sia da monito per tutti quei Comuni spesso assenti da questo fronte, convincendoli ad abbandonare tutte le scuse».
dopo una lunga battaglia che ha avuto inizio addirittura nel 1968 – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – L’iniziativa della Regione Lazio in materia di esercizio dei poteri sostituitivi nei confronti del Comune di Fondi, ha dato i suoi frutti: questa mattina dopo decenni il Comune ha
infatti iniziato a demolire le prime ville. La demolizione ha un chiaro sapore ambientale e di restauro di uno dei più significativi paesaggi agrari della nostra regione, recentemente inserito all’interno del nuovo Monumento Naturale del Lago di Fondi. La demolizione, un ottimo auspicio in vista della nuova
importante legge regionale in materia di repressione dell’abusivismo edilizio, sia da monito per tutti quei Comuni spesso assenti da questo fronte, convincendoli ad abbandonare tutte le scuse».
Il presidente del Circolo di Fondi, Luigi Di Biasio, ha dichiarato: «È una grande vittoria per chi sul territorio da sempre, spesso in assoluta solitudine, si è battuto contro il più grande Ecomostro della nostra Regione. Ora questa
demolizione deve avere due conseguenze: deve essere di monito per tutti gli altri abusi edilizi che si compiono in questi territori e deve anche essere funzionale al restauro paesaggistico della Piana di Fondi, che continua ad essere minacciata anche da scelte urbanistiche sbagliate».
demolizione deve avere due conseguenze: deve essere di monito per tutti gli altri abusi edilizi che si compiono in questi territori e deve anche essere funzionale al restauro paesaggistico della Piana di Fondi, che continua ad essere minacciata anche da scelte urbanistiche sbagliate».